Vai al contenuto

Italia, scandalo calcio: la sentenza della Corte di appello federale

Questa pagina è protetta
Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

14 luglio 2006


La decisione della Commissione di Appello Federale è arrivata questa sera: la lettura è avvenuta per bocca del presidente del collegio giudicante, Cesare Ruperto, che ha comunicato le decisioni prese in camera di consiglio.

Per quanto riguarda le società sportive, sono state comminate le seguenti pene:

  • alla Juventus, maggiore imputata nella vicenda, retrocessione in Serie B, 30 punti di penalizzazione, 80.000 euro di ammenda, revoca dello scudetto 2004/2005 e non assegnazione dello scudetto 2005/2006;
  • al Milan, 15 punti di penalizzazione e perdita della Champions League;
  • alla Lazio, retrocessione in Serie B e 7 punti di penalizzazione;
  • alla Fiorentina, retrocessione in Serie B e 12 punti di penalizzazione.

Per quanto riguarda, invece, i singoli federati, sono state comminate le seguenti pene:

Prosciolti gli arbitri Paolo Tagliavento, Paolo Bertini, Domenico Messina e Pasquale Rodomonti. Un difetto di giurisdizione della Commissione è stato rilevato per l'ex designatore arbitrale, Paolo Bergamo.

L'accusa aveva richiesto per la Juventus la retrocessione in una categoria inferiore alla B, con 6 punti di penalizzazione; per Fiorentina e Lazio la serie B e una penalizzazione di 15 punti; per il Milan la serie B e una penalizzazione di 3 punti.

La difesa della Juventus aveva richiesto, invece, una sorta di "patteggiamento" che comportasse la retrocessione in serie B e 15 punti di penalizzazione.

Intanto i titoli in borsa hanno accusato il nervosismo per la sentenza (la Lazio, la peggiore, ha chiuso a -9,67%). Proprio per evitare ricadute sul mercato azionario, si è aspettato che le borse chiudessero prima di pronunciare la sentenza.

Fonti