Caso Marò: rischiano 10 anni. Il ministro Bonino: "Inaccettabile"

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domenica 9 febbraio 2014

Il Ministero degli Interni indiano ha autorizzato la polizia NIA[1] a perseguire i Marò italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre in base a una disposizione del Sua Act (sezione 3 comma 'A') che punisce violenze generiche e comporta una pena massima di 10 anni. Escludendo, però, la clausola che prevede la pena capitale. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero Kuldeep Dhatwalia.

La risposta del Ministro degli Esteri italiano Emma Bonino non si è fatta attendere: «I nostri marò non sono terroristi, né è terrorista lo Stato italiano. Questo per noi è inaccettabile: politicizzare i casi è una tentazione che hanno in molti, certamente è vero che l'India è in campagna elettorale e queste sono ricostruzioni anche plausibili. Ma il punto è un altro, il punto è lo stato di diritto e la legge. Comunque siano le cose, le elezioni da noi o da loro, ciò non deve essere fatto pagare sulle spalle dei marò».

Fonti[modifica]


Note[modifica]

  1. In Wikipedia in lingua inglese.