Fini attacca la legge elettorale e l'accordo Berlusconi-Veltroni

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domenica 9 dicembre 2007

Gianfranco Fini

Situazione di contrasto tra il partito di Gianfranco Fini, Alleanza Nazionale, e Forza Italia. La polemica è scaturita quando Fini, nel corso della riunione di AN all'Erfige, ha parlato di un possibile ostruzionismo da parte del suo partito verso la legge elettorale proposta da Silvio Berlusconi e Walter Veltroni.

Il leader di AN l'ha definita un'autentica legge truffa. In seguito c'è stato l'attacco a Silvio Berlusconi: «Se pensa di fare l'asso pigliatutto degli elettori di centro destra con il Vassallum è meglio che se lo tolga dalla testa».

A queste parole ha risposto Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia: «Fini usa un meccanismo psicoanalitico fondato sulla rimozione e dimentica due anni e mezzo di verifiche e contestazioni e la successiva apertura delle ostilità dopo la manifestazione del 2 dicembre dello scorso anno».

Fini ha comunque rilanciato le accuse verso Berlusconi: «Vuole il vassallum? Allora non si può più invocare l'unità del centrodestra. Come si fa se si da vita ad una legge elettorale che assicura le mani libere ai partiti? ? In realtà Berlusconi sta minando l'unità del popolo di centrodestra che è in favore di un bipolarismo per cui si sta o di qua o di là».

Gianfranco Fini quasi irride Berlusconi: «Si sfida il ridicolo quando Berlusconi dice "bisogna essere uniti", "bussate e vi sarà aperto". Qui non siamo al teatrino della politica ma siamo alle comiche finali». Pronta la risposta di Cicchitto, che dice: «È un intervento distruttivo a 360 gradi».

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