Giro d'Italia 2012: Kreuziger vince in solitaria la diciannovesima frazione

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Alpe di Pampeago, domenica 27 maggio 2012

Roman Kreuziger, professionista dal 2006, è alla sua prima affermazione in un Grande Giro

Vittoria del ventiseienne ceco Roman Kreuziger nella diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2012, 198 chilometri da Treviso all'Alpe di Pampeago. L'atleta dell'Astana, arrivando in solitaria, si è aggiudicato il primo successo di tappa in un Grande Giro. Dietro di lui si sono piazzati il canadese Ryder Hesjedal, lo spagnolo Joaquim Rodríguez (sempre in maglia rosa), gli italiani Michele Scarponi e Domenico Pozzovivo e il colombiano Rigoberto Urán.

Resoconto[modifica]

IL PERCORSO — La diciannovesima tappa del Giro 2012 prende il via da Treviso e si conclude all'Alpe di Pampeago dopo 198 chilometri di gara. Dal punto di vista altimetrico, il tracciato della tappa presenta diverse ascese di alta difficoltà. Tra le asperità spiccano, la Sella di Roa, 7 chilometri al 6,6% di pendenza media, poi il Passo Manghen, 20,5 chilometri al 7,4% di pendenza media (è una salita di prima categoria) prima di affrontare l'Alpe di Pampeago, 7,7 chilometri al 9,8% di pendenza media, il Passo di Lavazé, 6,3 km al 8,6% di pendenza media, e nuovamente l'Alpe di Pampeago, dove è posto l'arrivo della frazione.

LA FUGA — Al nono chilometro prende forma la fuga che caratterizzerà buona parte della tappa. Vanno via in diciassette, Emanuele Sella dell'Androni Giocattoli-Venezuela, Andrey Zeits dell'Astana, Ivan Santaromita della BMC Racing Team, Stefano Pirazzi della Colnago, Pierre Cazaux dell'Euskaltel, Andrea Guardini della Farnese Vini, Sandy Casar della FDJ-BigMat, Mikhail Ignatyev della Katusha, Adam Hansen della Lotto, Francisco Ventoso della Movistar, Serge Pauwels dell'Omega Pharma-Quickstep, Juan Manuel Gárate della Rabobank, Thomas Rohregger della RadioShack, Juan Antonio Flecha della Sky, Cesare Benedetti del Team NetApp e Lucas Sebastián Haedo della Saxo Bank. Dopo poco gli attaccanti hanno già preso il largo: Pirazzi vince il primo traguardo volante e il vantaggio dei diciassette arriva a 7’ al 40º chilometro.

Pirazzi scollina per primo sulla Sella di Roa, il gruppo scollina a 6'36" dai fuggitivi, che nei chilometri successivi riprendono a guadagnare. Sul Passo Manghen i fuggitivi hanno superato i 10’ di vantaggio e Guardini comincia a staccarsi. Nel gruppo, uno dei favoriti per la vittoria finale, José Rujano si ritira, mentre Christian Vande Velde e Sylwester Szmyd (gregari rispettivamente di Hesjedal e di Ivan Basso) hanno dei problemi meccanici.

Rodríguez mantiene la maglia rosa davanti a Hesjedal, Scarponi e Basso

Comincia a diminuire il vantaggio dei fuggitivi: Pirazzi scollina anche sul Passo Manghen davanti a Rohregger, ostacolato da una moto di ripresa della RAI, mentre il gruppo giunge sul Passo Manghen con circa 6’ di ritardo dai fuggitivi. In pianura comincia a lavorare la Liquigas di Basso, mentre il gruppetto di fuggitivi si sgretola: davanti rimangono solo Pirazzi, Casar e Rohregger con un vantaggio di appena tre minuti dal plotone. Rohregger non tiene il ritmo dei suoi compagni di fuga, che rimangono in due; dietro di loro Sella e Zeits stanno guidando un gruppetto di inseguitori che sono distanti di circa 1', e il gruppo è sempre a 3’ di distacco. Proprio dal plotone si stacca Paolo Tiralongo, ottavo nella classifica generale.

L'ATTACCO DI KREUZIGER - Sella raggiunge Rohregger, e nel gruppo attacca Dario Cataldo. A questo punto Roman Kreuziger fa partire prima il suo gregario Kevin Seeldraeyers, poi attacca raggiungendo e successivamente superando il belga. Sul Passo di Lavazé Pirazzi scollina davanti a Casar, dietro Sella e Rohregger sono a 24", il gruppetto composto da Cataldo, Pauwels e Kreuziger è a 1'54", invece il plotone scollina a 2'48".

Sella e Rohregger raggiungono il duo di testa, formando così un quartetto al comando. Dietro Kreuziger e Cataldo avanzano lasciando Pauwels nelle retrovie; il gruppo è sempre tirato dai Liquigas. Pirazzi e Casar scattano lasciando sul posto Sella e Rohregger che vengono ripresi nei chilometri successivi da Cataldo e da Kreuziger. Kreuziger stacca Cataldo e va in solitaria a raggiungere e poi staccare Casar e Pirazzi. Dietro, nel gruppo, iniziano i primi scatti: Scarponi scatta in tre occasioni, ma viene subito ripreso da Hesjedal, che contrattacca portandosi con se Scarponi. I due staccano tutti gli altri big, con dietro la coppia Joaquim Rodríguez-Domenico Pozzovivo e, ancora più staccati, l'altro duo formato da Basso e da Rigoberto Uran.

Kreuziger va a vincere la frazione sull'Alpe di Pampeago: venuto con ambizioni di classifica, crolla nella tappa di Cortina, ma salva parzialmente il suo Giro d'Italia. A 19" Hesjedal, poi a 32" Rodríguez che supera Scarponi, a 35". Poi Pozzovivo arriva a 43", Basso è a 55", Urán a 57". Rodríguez mantiene la maglia rosa davanti a Hesjedal, a 17", a Scarponi (ora a 1'39") e davanti a Basso, che deve recuperare 1'45".

Fonti[modifica]