Giro d'Italia 2012: a Taylor Phinney la crono di Herning e la prima maglia rosa

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Herning, sabato 5 maggio 2012

Taylor Phinney è nato in Colorado, a Boulder, il 27 giugno del 1990

Pronostico rispettato in pieno nella cronometro di apertura della novantacinquesima edizione del Giro d'Italia. È infatti il talentuoso ventunenne statunitense Taylor Phinney, in forza al BMC Racing Team, ad aggiudicarsi la prima tappa del Giro 2012, 8,7 chilometri in territorio danese, e a vestire la prima maglia rosa. Battuti nettamente, ad una media di 50,031 km/h, il britannico Geraint Thomas e il "padrone di casa" Alex Rasmussen. Quarto l'italiano Manuele Boaro.

Più indietro gli uomini di classifica: spiccano, tra i favoriti per la vittoria finale, le buone prestazioni del ceco Roman Kreuziger e del varesino Ivan Basso, e quelle più negative del campione in carica Michele Scarponi, sceso per ultimo sul tracciato di gara, e del lussemburghese Fränk Schleck. Si tratta comunque di distacchi non particolarmente rilevanti: gli uomini di classifica dovranno dare tutto più avanti, soprattutto nella terza settimana di gara.

Resoconto

SI PARTE ALLE 15:40 — È una prima tappa, come detto, a cronometro, lungo un tracciato di 8700 metri all'interno del territorio del comune di Herning, nella penisola dello Jutland. Mai il Giro d'Italia era partito dalla Danimarca, mai era partito così a nord. Sono presenti 22 squadre, le 18 dello UCI World Tour e quattro invitate tramite wild-card dagli organizzatori di RCS Sport, per un totale di 198 atleti al via. Il primo a partire, ad aprire le danze del Giro 2012, è, alle ore 15:40 locali, il venezuelano Jackson Rodríguez, dell'Androni Giocattoli; l'ultimo, secondo consuetudine, è invece la maglia rosa Michele Scarponi, vincitore a tavolino del Giro 2011 dopo la squalifica di Alberto Contador. Il marchigiano è in strada alle ore 19:19.

L'atleta casalingo Alex Rasmussen durante la prova, concluderà al terzo posto generale.

Il percorso è piuttosto tecnico nella parte iniziale, con otto curve a gomito in rapida successione nei primi due chilometri; segue una seconda parte caratterizzata da rettilinei, il più lungo dei quali porta i ciclisti all'ultima curva, la diciassettesima, e quindi sulla dirittura d'arrivo. È presente un rilevatore cronometrico dell'intertempo, sito dopo 4500 metri dal via. Dal punto di vista altimetrico, la tappa non presenta difficoltà di sorta: gli ultimi 400 metri, ad esempio, hanno una pendenza inferiore all'1%. L'incognita è però il vento, che nella parte finale del tracciato soffia sfavorevole agli atleti.

VINCE IL FAVORITO — Gli atleti scendono sul tracciato a intervalli di un minuto, eccetto gli ultimi ventidue, in strada a due minuti l'uno dall'altro. Rimane a lungo in testa alla prova il lituano Ramūnas Navardauskas, sceso in strada alle 16:14, con il tempo di 10'48": devono accodarsi specialisti come il neozelandese Jesse Sergent, gli australiani Jack Bobridge (staccatissimo) e Brett Lancaster, il belga Sébastien Rosseler, gli italiani Adriano Malori e Marco Pinotti. La leadership di Navardauskas, atleta del Team Garmin-Barracuda, dura quasi due ore e mezza, fino a quando lo va a precedere per sette secondi, con il tempo di 10'41", il venticinquenne vicentino Manuele Boaro.

Ma la gioia dell'atleta della Saxo Bank dura meno di due minuti: il britannico Geraint Thomas – uno dei favoriti e già vincitore pochi giorni fa del prologo del Tour de Romandie – ottiene subito dopo il miglior intertempo, con 5'14", e il miglior tempo finale, con 10'35", alla media di di 49,322 km/h. Dopo quattro minuti ecco sul percorso il favorito numero uno, vale a dire il ventunenne statunitense, ma italiano d'adozione, Taylor Phinney. Il suo intertempo è in linea con quello di Boaro e Thomas (5'15") ma il suo tempo finale è nettamente migliore: 10 minuti e 26 secondi, ad una media di 50,031 km/h.

La vittoria è sua. Non lo impensieriscono infatti il 10'39" del danese Alex Rasmussen, terzo, e il 10'48" dello svedese Gustav Larsson, quinto, né tantomeno i tempi di quegli uomini di classifica entrati in gara nelle fasi finali. Roman Kreuziger chiude ventottesimo, staccato di 36", Ivan Basso è a 39", Joaquim Rodríguez a 43", Rigoberto Urán a 46". Più indietro troviamo Fränk Schleck, a 59", i due alfieri della Lampre-ISD, Damiano Cunego e Michele Scarponi, rispettivamente a 1'03" a 1'06", e il venezuelano José Rujano, a 1'07".

FIGLIO D'ARTE — È per il giovane Phinney il secondo successo in carriera da professionista su strada, dopo quello dell'anno scorso nel prologo dell'Eneco Tour. Un trionfo, quello odierno, che va a impreziosire un palmarès in cui già fanno bella mostra di sé i due titoli mondiali nell'inseguimento individuale vinti nel 2009 e nel 2010 e il titolo iridato nella cronometro su strada Under-23 vinto nel 2010 a Melbourne. Phinney parla fluentemente l'italiano (ha infatti vissuto a lungo in Italia, a w:Marostica) ed è il classico figlio d'arte: i genitori sono infatti gli ex ciclisti Connie Carpenter, olimpionica nel 1984 a Los Angeles, e Davis Phinney.

Insomma, tornando alla corsa, quelli tra i big sono distacchi tutto sommato contenuti, ma era prevedibile vista la brevità del percorso. Scarponi si trova però già a inseguire con 30 e 27 secondi di ritardo da due dei rivali più pericolosi, Kreuziger e Basso. Domani ecco la seconda delle tre tappe in terra danese, prima del rientro in Italia. Si parte e si arriva (sullo stesso rettilineo finale di oggi) ancora a Herning: è una tappa pianeggiante di 206 km, il cui percorso costeggerà il mare del Nord per circa sessanta chilometri e il cui andamento potrà essere influenzato dal vento. A meno di sorprese, l'arrivo però sarà in volata. Sono previsti abbuoni di 20, 12 e 8 secondi per i primi tre classificati.

Ordine d'arrivo

Herning > Herning – 8,7 km
# Corridore Squadra Tempo
1 Taylor Phinney BMC 10'26"
50,031 km/h
2 Geraint Thomas Sky Procycling a 9"
3 Alex Rasmussen Garmin a 13"
4 Manuele Boaro Saxo Bank a 15"
5 Gustav Larsson Vacansoleil a 22"
6 Ramūnas Navardauskas Garmin s.t.
7 Brett Lancaster Orica-GreenED. a 23"
8 Marco Pinotti BMC a 24"
9 Jesse Sergent RadioShack a 26"
10 Nélson Oliveira RadioShack a 27"
11 Tomas Vaitkus Orica-GreenED. s.t.
12 Stef Clement Rabobank a 28"
13 Robert Hunter Garmin s.t.
14 Jack Bauer Garmin s.t.
15 Maciej Bodnar Liquigas a 29"

Classifiche

Classifica generale - Maglia rosa

# Corridore Squadra Tempo
1 Taylor Phinney BMC 10'26"
50,031 km/h
2 Geraint Thomas Sky Procycling a 9"
3 Alex Rasmussen Garmin a 13"
4 Manuele Boaro Saxo Bank a 15"
5 Gustav Larsson Vacansoleil a 22"
6 Ramūnas Navardauskas Garmin s.t.
7 Brett Lancaster Orica-GreenED. a 23"
8 Marco Pinotti BMC a 24"
9 Jesse Sergent RadioShack a 26"
10 Nélson Oliveira RadioShack a 27"
11 Tomas Vaitkus Orica-GreenED. s.t.
12 Stef Clement Rabobank a 28"
13 Robert Hunter Garmin s.t.
14 Jack Bauer Garmin s.t.
15 Maciej Bodnar Liquigas a 29"

Classifica a punti - Maglia rossa

# Corridore Squadra Punti
1 Taylor Phinney BMC 25
2 Geraint Thomas Sky Procycling 20
3 Alex Rasmussen Garmin 16
4 Manuele Boaro Saxo Bank 14
5 Gustav Larsson Vacansoleil 12

Classifica giovani - Maglia bianca

# Corridore Squadra Punti
1 Taylor Phinney BMC 10'26"
50,031 km/h
2 Manuele Boaro Saxo Bank a 15"
3 Ramūnas Navardauskas Garmin a 22"
4 Jesse Sergent RadioShack a 26"
5 Nélson Oliveira RadioShack a 27"

Trofeo Fast Team

# Squadra Tempo
1 Team Garmin-Barracuda 32'21"
2 BMC Racing Team s.t.
3 Orica-GreenEDGE a 20"

Trofeo Super Team

# Squadra Punti
1 Team Garmin-Barracuda 52
2 BMC Racing Team 33
3 Orica-GreenEDGE 24

Altri premi

Fonti