Il Napoli vince la Coppa Italia

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lunedì 21 maggio 2012

Il Napoli vince la sua quarta Coppa Italia dopo venticinque anni battendo la Juventus, campione d'Italia, allo stadio Olimpico di Roma. I partenopei vincono 2-0 con reti di Edinson Cavani su calcio di rigore (fallo del portiere Storari sull'attaccante Ezequiel Lavezzi (63') e Marek Hamsik su azione (83'). L'ultima vittoria del Napoli nella competizione risaliva alla stagione 1986-1987, quando i partenopei guidati da Diego Armando Maradona batterono in doppia finale l'Atalanta, aggiungendo così la Coppa allo scudetto vinto il 10 maggio 1987.

Il trofeo vinto il 20 maggio 2012 è il primo sia della gestione da presidente di Aurelio De Laurentiis, che di quella tecnica di Walter Mazzarri, e conclude una stagione che ha visto il Napoli classificarsi al quinto posto in campionato, dopo essere stato eliminato agli ottavi di Champions League dal Chelsea F.C., squadra che avrebbe successivamente vinto il titolo continentale.

Molteplici i motivi che si incrociavano alla vigilia dell'incontro, legati innanzitutto all'addio delle due bandiere delle rispettive squadre. Quello certo di Alessandro del Piero, che concludeva con questo incontro i suoi diciannove anni di attività alla Juventus; e quello probabile di Ezequiel Lavezzi, per il quale nei giorni precedenti la partita si sono rincorse numerose voci di mercato, su tutte quelle legate ad un possibile suo trasferimento all'Inter o al Paris Saint Germain. Di grande attrattiva per la Juventus, detentrice di nove Coppe Italia l'eventuale possibilità di cucire sulle proprie maglie la stella d'argento delle dieci vittorie in caso di successo; nonché di mantenere la perfetta imbattibilità esibita in campionato. Dal canto suo, il Napoli era alla ricerca di un successo che desse lustro ad una stagione che l'aveva vista nelle posizioni di rincalzo in campionato dopo l'avventura della Champions League.

Formazioni[modifica]

Juventus[modifica]

Marco Storari, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci, Martin Càceres, Stephan Lichtsteiner, Arturo Vidal, Andrea Pirlo, Claudio Marchisio, Marcelo Estigarribia, Alessandro Del Piero, Marco Borriello

A disposizione:

Alexander Manninger, Simone Pepe, Simone Padoin, Emanuele Giaccherini, Mirko Vučinić, Fabio Quagliarella, Alessandro Matri

Allenatore:

Antonio Conte

Napoli[modifica]

Morgan De Sanctis, Hugo Campagnaro, Paolo Cannavaro, Salvatore Aronica, Christian Maggio, Blerim Džemaili, Gökhan Inler, Marek Hamšík, Juan Camilo Zúñiga, Ezequiel Lavezzi, Edinson Cavani

A disposizione

Antonio Rosati, Gianluca Grava, Federico Fernández, Miguel Ángel Britos, Andrea Dossena, Eduardo Vargas, Goran Pandev

Allenatore:

Walter Mazzarri

La partita[modifica]

La cronaca della partita si apre con l'ingresso delle squadre in campo, sotto gli occhi di circa 60.000 spettatori. La cantante Arisa si porta al centro del terreno di gioco per eseguire l'Inno di Mameli, che viene fischiato da una parte del pubblico. Viene osservato un minuto di silenzio per commemorare le vittime dell'attentato di Brindisi e del terremoto dell'Emilia-Romagna.

Al segnale d'inizio le due squadre si presentano schierate in campo in maniera perfettamente speculare, con modulo 3-5-2, ma è il Napoli a prendere il sopravvento nei primi 10' di gara. In rapida successione il portiere della Juventus Storari deve sventare un colpo di testa di Zúñiga, seguito da un diagonale di Lavezzi che finisce di poco a lato. Pochi minuti dopo, Cavani viene fermato in posizione dubbia di fuori gioco mentre si stava involando palla al piede verso la porta juventina.

Esaurita la prima spinta propulsiva, il Napoli si accorcia, e la contesa per il pallone si sposta a centrocampo, dove la Juventus sensibilmente cresce con il passare dei minuti, grazie soprattutto all'azione di Del Piero, e al costante lavoro di Pirlo in fase di impostazione. Marchisio nel giro di pochi minuti prima conclude a lato della porta difesa da De Sanctis; poi viene scalciato da Aronica in area di rigore mentre concludeva a rete. Nonostante le proteste juventine, l'arbitro Brighi non assegna il calcio di rigore, probabilmente dovuto al fatto che Marchisio aveva comunque tirato la palla verso la porta napoletana.

Prima dell'intervallo c'è tempo per un nuovo assalto del Napoli, a conclusione del quale Hamsik solo per un pelo non arriva a deviare di testa in rete un invitante assist di Lavezzi. Al fischio dell'arbitro Brighi si conclude il primo tempo, e le squadre vanno negli spogliatoi sullo 0-0.

La ripresa si apre con il Napoli di nuovo all'attacco, e al 16' c'è l'episodio che dà una svolta alla partita. Lavezzi approfitta di un errore di Bonucci su una rimessa laterale per impossessarsi del pallone e lanciarsi verso la porta avversaria. Il portiere Storari interviene nettamente sulle gambe nel tentativo di fermarlo e l'arbitro Brighi fischia il calcio di rigore. Dal dischetto realizza Cavani, tirando alla destra del portiere, che si tuffa dal lato opposto.

Il 23' segna il termine della carriera calcistica di Del Piero, che esce tra gli applausi, sostituito da Vucinic. La parte conclusiva della gara è segnata dall'assalto continuo della Juventus alla ricerca del pareggio, che sfiora due volte con Bonucci e Pepe. Negli spazi lasciati aperti, tuttavia, si infila il Napoli con una perfetta azione di contropiede innescato da Pandev (alla sua quarta coppa vinta con tre squadre diverse), che serve Hamsik sulla destra, il quale infila per la seconda volta Storari.

Sul 2-0 la partita si innervosisce notevolmente e Quagliarella viene espulso con rosso diretto per una gomitata sul volto di Aronica. Al 90' i giocatori del Napoli festeggiano il titolo sotto la curva partenopea, con Lavezzi prima in lacrime, e poi in piedi sui cartelloni pubblicitari ad urlare il proprio entusiasmo insieme ad Hamsik. La Coppa viene consegnata al capitano del Napoli Cannavaro, che diventa così il secondo napoletano ad aver sollevato questo trofeo dopo Bruscolotti.

La squadra rientra a Napoli con un treno Frecciarossa speciale nella tarda nottata, e viene accolta da migliaia di tifosi entusiasti, che accompagnano il percorso dei calciatori per la città su un pullman scoperto fino alle prime luci dell'alba.

Il tabellino[modifica]

Roma
20 maggio 2012, ore 21:00 CEST
Juventus 0 – 2
referto
Napoli Stadio Olimpico
Arbitro Brighi (Cesena)

Fonti[modifica]

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