Italia: l'Italia dei Valori manifesta sulla giustizia con l'Associazione dei familiari vittime della mafia

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mercoledì 28 gennaio 2009

Antonio Di Pietro

L'Associazione dei familiari delle vittime della mafia, insieme all'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, ha tenuto questa mattina una manifestazione in piazza Farnese a Roma, a sostegno dei magistrati Luigi De Magistris, Clementina Forleo e Luigi Apicella (e più in generale sulla giustizia).

Sul palco, oltre ad Antonio Di Pietro, sono saliti anche il comico Beppe Grillo, i giornalisti Marco Travaglio e Carlo Vulpio (quest'ultimo autore di molte inchieste riguardanti le indagini del pm De Magistris e in seguito allontanato dal giornale presso cui lavorava), oltre ad esponenti della lotta contro la mafia, come Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, il magistrato ucciso dalla mafia nel 1992.

Molti i temi trattati: oltre alla difesa di Luigi De Magistris e Clementina Forleo, protagonisti di inchieste sui politici e successivamente trasferiti dal Consiglio Superiore della Magistratura, è stato difeso l'operato del procuratore Luigi Apicella, che aveva indagato, su denuncia del pm De Magistris, sui motivi che hanno portato all'allontanamento di quest'ultimo dalle indagini che stava conducendo a Catanzaro, riguardanti presunti rapporti fra la politica, gli affari, la mafia e la massoneria nell'Italia meridionale.

Beppe Grillo durante il V-day

Di Pietro ha anche denunciato la legge Alfano sull'immunità delle quattro più alte cariche dello Stato e ha criticato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per non averla respinta e per non avere preso posizione sul fatto che in Parlamento siedano persone condannate definitivamente; Di Pietro ritiene tale legge incostituzionale ed ha anche raccolto firme per sottoporla a referendum abrogativo. L'ex pm che ebbe un ruolo primario nell'indagine su Tangentopoli ha anche dichiarato che il governo ha presentato (e il Parlamento sta discutendo) un disegno di legge che, a suo giudizio, impedirebbe ai magistrati di fare il proprio lavoro.

Beppe Grillo, oltre ad alzarsi in difesa dei magistrati, ha anche criticato le misure economiche del governo e affermato che l'Italia sarebbe prossima ad una crisi economica catastrofica.

Le reazioni del mondo politico non si sono soffermate sui temi della manifestazione, limitandosi a commentare le critiche che Di Pietro ha rivolto a Napolitano; una nota del Quirinale ha rimproverato a Di Pietro di aver usato espressioni offensive, mentre gli esponenti di tutti gli altri partiti rappresentati in Parlamento, nel corso dei lavori delle Camere, hanno criticato Di Pietro e difeso il Capo dello Stato.

Alle critiche, Antonio Di Pietro ha risposto che la nota del Quirinale «mi mette in bocca ciò che non ho detto».

La manifestazione era stata inizialmente indetta in piazza della Repubblica, ma un recente decreto del Ministero dell'Interno ha vietato le manifestazioni in ogni piazza che ospiti una chiesa, il che ha costretto gli organizzatori a spostarsi nella sede di Piazza Farnese.

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