Malegno: stele degli antichi Camuni in una discarica di materiali edili

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mercoledì 31 dicembre 2008

Uno dei Massi di Cemmo
Val Camonica
Val Camonica
Val Camonica

È stato veramente un colpo di fortuna quello che ha fatto notare ad Andrea Furloni, proprietario di una ditta edile che stava effettuando degli sbancamenti di terreno, quegli «strani graffi sulla roccia».

Fermato per tempo l'escavatore l'uomo ha avvertito il Dipartimento Valcamonica e Lombardia del Centro Camuno di Studi Preistorici che ha confermato che quegli "strani segni" non erano altro che incisioni rupestri, databili probabilmente al terzo millennio a.C.: l'età del rame.

Il professor Umberto Sansoni, direttore del dipartimento: «Una scoperta eccezionale. Eccezionale per il luogo in cui è stata ritrovata la stele e per alcuni segni che la renderebbero unica. Il masso, scoperto prima di Natale, adesso si trova a Naquane per essere studiato. A febbraio pubblicheremo i risultati e li compareremo con quelli delle altre rocce rinvenute nella zona compresa tra Borno, Ossimo e Malegno».

Sulla pietra sono presenti un simbolo solare, un arco di volta e numerose linee parallele. «Si tratta di un quadro iconografico anomalo. Per questa ragione il valore della scoperta è notevole. Finiti gli studi potremmo aggiungere nuove informazioni a quello che è definito il «rinascimento» dell'arte rupestre».

Ancora incerto il luogo di ritrovamento della stele, anche se si ritiene circoscritto all'area di Borno Ossimo e Malegno, già luoghi di ritrovamenti di steli. Il Centro Camuno: «Sicuramente la stele è riemersa durante qualche scavo edile ed è finita in discarica insieme alla terra e alle pietre di scarto. Solo il caso e l'attenzione dell'impresario della discarica hanno impedito che la "pietra degli dei" andasse perduta per sempre».

Fonti[modifica]

  • Giuseppe Spatola «Stele camuna nella discarica»Corriere della Lombardia, 27 dicembre 2008.