Padoa Schioppa: i sacrifici toccheranno prima agli evasori

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9 luglio 2006

Tommaso Padoa Schioppa

Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, rassicura i sindacati e Rifondazione Comunista riguardo il DPEF approvato nei giorni scorsi, e lo fa in casa CGIL, durante un incontro organizzato dal sindacato.

"I sacrifici - ha detto il ministro - spetteranno a chi negli ultimi anni si è arricchito e ha evaso le imposte, non a chi vive già in condizioni di disagio". In questo modo il ministro continua le parole che aveva già espresso insieme al premier Romano Prodi, i quali avevano inviato delle missive ai presidenti delle Camere per rassicurarli circa i contenuti del DPEF. Nella lettera, Padoa Schioppa e Prodi avevano sottolineato che la Finanziaria sarà dura perché si cercherà di conseguire due obiettivi ambiziosi: il rientro dei conti all'interno dei parametri europei e il rilancio dello sviluppo italiano.

Per questi motivi, dei 35 miliardi previsti, 20 verranno utilizzati per "tappare" il buco nei conti pubblici, mentre ben 15 verranno destinati allo sviluppo. Si prevede, infatti, che con questa manovra, i conti pubblici torneranno sotto il 3% già dall'anno prossimo.

Per rintracciare questi 35 miliardi bisognerà fare un grande sforzo, hanno scritto il premier ed il ministro, poiché il denaro non può provenire soltanto da una più equa distribuzione del reddito (che pure il governo ha annunciato di perseguire, colpendo gli arricchiti evasori), ma bisognerà anche stringere sugli sprechi del sistema pubblico, che rappresenta l'80% del totale di spesa e il luogo dove, più che altrove, vengono dissipate le risorse del Paese.

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