Stati Uniti: madre 29enne uccide la figlia nel microonde

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mercoledì 22 giugno 2011

È stata arrestata una donna 29enne a Sacramento (California) con l'accusa di aver ucciso la propria figlia di 6 settimane nel forno a microonde.

Il delitto risale al 17 marzo ma l'arresto di Ka Yang è stato possibile solo ora, dopo tre mesi di indagini. Quel giorno la polizia, chiamata dal servizio medico nell'appartamento dove è stato commesso il crimine, ha riscontrato sul corpo della piccola Mirabelle Thao-lo ferite simili a bruciature. La donna si era giustificata con le forze dell'ordine dicendo di essere svenuta mentre reggeva la bambina in braccio e, di conseguenza, la neonata sarebbe caduta procurandosi quelle abrasioni mortali.

Gli investigatori, tuttavia, trovarono subito sospetti i danni sul corpo, e l'autopsia ha confermato che sono ustioni compatibili con quelle che può provocare un forno a microonde. La donna, ora, rischia l'ergastolo.

Casi analoghi[modifica]

Non è il primo caso del genere negli Stati Uniti.

Nel 2000 Elizabeth Otte, abitante della Virginia, uccise la figlia neonata nello stesso modo. Fu condannata a 5 anni di carcere poiché giudici accolsero l'attenuante che la donna soffrisse di attacchi di epilessia.

Nel 2005 a Dayton (Ohio) la 25enne China Arnold uccise la figlia, Paris di 28 giorni, nel forno. È stata condannata definitivamente all'ergastolo lo scorso 20 maggio.

Nel 2007, in un motel di Galveston (Texas), Joshua Mauldin attentò alla la vita della propria figlia Ana di due mesi. È stato dimostrato al processo che l'uomo, 20enne all'epoca dei fatti, tenne la bambina prima nella cassaforte della stanza del motel, poi nel frigorifero e, infine, la mise nel forno per pochi secondi. La bambina, seppur ustionata, non morì e l'uomo è stato condannato nel 2008 a 25 anni di carcere.

Fonti[modifica]