Zimbabwe al ballottaggio, Robert Mugabe contro la diplomazia

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venerdì 27 giugno 2008

Robert Mugabe durante il vertice dell'Unione Africana ad Addis Abeba, Etiopia

Nello Zimbabwe stamattina sono stati aperti i seggi, per il voto del ballottaggio. L'esito sembra fin da ora scontato, con la vittoria di Robert Mugabe. A differenza dello scorso turno, c'è poca affluenza e per fortuna non si sono verificati fino ad ora scontri.

Il rivale Morgan Tsvangirai, domenica scorsa, si era ritirato dal ballottaggio, accusando lo Zanu-Pf (Zimbabwe Africa National Union–Patriotic Front), il partito del presidente, di aver ucciso 86 persone dell'MDC (Movement for Democratic Change), il partito di Tsvangirai, e di aver distrutto le case, picchiato e minacciato i suoi sostenitori.

L'ultimo tentativo, dopo quello della Comunità internazionale, dell'ONU, e dell'Unione Africana, di fermare le elezioni era arrivato dalla Nigeria, invano. Non si sono fatti attendere i commenti, come quelli di un diplomatico che ha dichiarato:

«Sarà un presidente illegittimo. Occorre vedere come sarà trattato al vertice dell’Unione africana la prossima settimana in Egitto dove, come ha già fatto sapere, intende partecipare.»

Mugabe durante una manifestazione elettorale ha espresso con una frase la sua opinione sui fatti, ricordando però che questa è stata violata dalle sue squadre, terrorizzando la gente: «Non potete chiederci di violare le nostre leggi.»

Le elezioni vanno quindi avanti, nonostante le numerose polemiche, le proteste e le condanne da parte di tutto il Mondo, definendole né libere né democratiche.

Fonti[modifica]

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