"Sanctuary": Gregory Crewdson presenta al MAXXI gli scatti del suo ultimo lavoro

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Roma, domenica 6 febbraio 2011

Michael Kimmelman e Gregory Crewdson al MAXXI presentano al pubblico "Sanctuary", realizzato a Cinecittà

Gregory Crewdson, il fotografo statunitense noto per i suoi scatti dal taglio "cinematografico", ha scelto il MAXXI per presentare il suo ultimo concept fotografico ambientato negli studi di Cinecittà. Ad accompagnarlo c'è Michael Kimmelman, il giornalista critico d'arte del New York Times, che vestirà i panni di Virgilio per tutta la durata dell'incontro al MAXXI conducendo il pubblico all'interno dei più reconditi anfratti del lavoro di Crewdson.

Sanctuary è il primo lavoro del fotografo prodotto al di fuori degli USA e per realizzarlo Crewdson ha scelto il set abbandonato di Rome, la serie TV girata nel 2005 dalla HBO negli studi di Cinecittà. L'apparecchio di Crewdson si addentra nell'interno dei set abbandonati durante le prime luci del giorno e al calar della sera restituendo delle visioni metafisiche, sospese nel tempo, al confine tra realtà e finzione. Ed è proprio su questo confine che si muove l'indagine dell'artista, riallacciandosi idealmente con i suoi precedenti lavori, ove venivano ricreate minuziosamente situazioni e ambienti di film mai completati, mai esistiti.

«Ho un problema nel distinguere la finzione dalla realtà e la commistione tra questi due elementi mi preoccupa molto» afferma Crewdson. Attraverso il varco che si apre nello spazio confinato dei set, il fotografo si riaggancia alla tradizione dei documentaristi (Eugène Atget) e dei fotografi a cavallo tra '800 e '900 dell'American Academy in Rome, per affacciarsi su un orizzonte degli eventi dove l'assenza umana e le vestigia di un'antica Roma ricostruita divengono i principali soggetti e protagonisti in uno stupendo bianco e nero.

Le immagini di Gregory Crewdson sono esposte a Roma presso la Gagosian Gallery fino al 5 marzo 2011.

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