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Albania: annullate le elezioni municipali a Tirana

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Tirana, mercoledì 5 novembre 2025

Il Municipio di Tirana.

La Corte costituzionale dell'Albania ha accolto, lo scorso 3 novembre, il ricorso presentato dal Sindaco di Tirana Erion Veliaj contro il suo licenziamento, annullando di conseguenza le elezioni municipali nella capitale, previste per il prossimo 9 novembre.

Veliaj, sindaco socialista della capitale albanese dal 2015, era stato arrestato a febbraio 2025 su disposizione della SPAK, la struttura speciale indipendente anti-corruzione dell'Albania, con le accuse di corruzione e riciclaggio di denaro. Di conseguenza il Consiglio dei ministri, guidato dal Primo ministro Edi Rama, ha nominato come sindaco ad interim la vice di Veliaj, Anuela Ristani; dal canto suo Veliaj ha firmato dal carcere un decreto per nominare come sindaco una sua altra vice, Sara Goxhaj, ma il decreto non è stato approvato dal Primo ministro. Il 26 settembre inoltre il Consiglio comunale di Tirana ha votato per la rimozione di Veliaj dal ruolo di sindaco, decisa poi dal Consiglio dei ministri. Il 1º ottobre il Presidente della Repubblica Bajram Begaj ha quindi emanato un decreto per l'indizione delle elezioni municipali nella capitale, previste per il 9 novembre in concomitanza con le elezioni municipali straordinarie già previste a: Berat, Cërrik, Mat, Tepelenë e Valona.

Secondo i giudici della Corte costituzionale la decisione di licenziare Veliaj è stata presa in violazione della Costituzione, poiché non motivata da "gravi violazioni della Costituzione o delle leggi comprovate da parte del ricorrente"; in sintesi, manca un giusto processo poiché, nonostante le gravi accuse, non sono ancora state accertate le effettive ed eventuali responsabilità di Veliaj. La decisione della Corte ha quindi revocato sia il decreto del Consiglio dei ministri sia la decisione del Consiglio comunale in merito al licenziamento di Veliaj, annullando inoltre l'indizione delle elezioni a Tirana per il prossimo 9 novembre.

Il voto della Corte costituzionale sarebbe stato di cinque a favore del ricorso (Sander Beci, Ilir Toska, Fiona Papajorgji, Marsida Xhaferllari e Marjana Semini) e tre contrari (Holta Zaçaj, Sonila Bejtja e Gent Ibrahimi).

A Tirana si sarebbero dovuti scontrare l'ex ministra e parlamentare Ogerta Manastirliu per il Partito Socialista, il comico Florjan Binaj come indipendente (sostenuto tra gli altri dal Partito Democratico), il leader del Movimento Insieme Arlind Qori e il leader del Partito del Lavoro d'Albania Riorganizzato Marko Dajti.

Fonti

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