Cagliari e Verona città verdi, ma i dati migliorano in tutta Italia

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martedì 11 marzo 2008 A eccezione di Messina il verde pubblico aumenta in tutte le città italiane con più di 150.000 abitanti, l'inquinamento e le polveri sottili sono in calo mentre solamente i rifiuti aumentano.

È quanto si evince dal IV rapporto dell'Agenzia Per la Protezione dell'Ambiente, presentato quest'oggi a Roma, che analizza diversi dati e parametri relativi al verde e all'ambiente cittadino in 24 città italiane.

Le città che risultano più "verdi" sono Cagliari e Verona, con rispettivamente il 52,9% e il 45,6% di spazio verde disponibile sul totale della superficie del comune. Ma la città che ha aumentato maggiormente il suo verde pubblico dal 2000 al 2006 è Napoli, che ha aumentato la superficie disponibile per abitante di 23 metri quadrati, portandola dai 5 m² del 2000 ai 28 m² del 2006. In coda si trovano Messina, Foggia e Taranto, che chiude con solo lo 0,05% di spazio verde sulla superficie totale.

Buoni i risultati sul fronte dell'inquinamento e delle polveri sottili, in riduzione ovunque. In particolare si nota il forte decremento delle emissioni derivanti dal trasporto su strada (Brescia si mostra particolarmente virtuosa, con un decremento del 82%), e contemporaneamente aumentano le auto a basso inquinamento (normativa Euro 4 o superiore).

In aumento ovunque, invece, la produzione di rifiuti urbani, ma a cui si fa fronte con buoni risultati nella raccolta differenziata. Le migliori tra le città prese in analisi sono Padova, con il 39% dei rifiuti differenziati, Torino con il 36,7%, Brescia con in 35,8% e Prato con il 35,4%. Arrancano invece molte città del Mezzogiorno, che differenziano meno del 10% dei rifiuti.

Fonti