Chiesto il rinvio a giudizio per Fabrizio Corona e Lele Mora

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venerdì 27 luglio 2007


L'inchiesta Vallettopoli

Estorsione e tentata estorsione: per questa accusa il pubblico ministero di Milano Frank Di Maio ha chiesto al giudice per l'udienza preliminare il rinvio a giudizio per Fabrizio Corona, per Lele Mora e per Marco Bonato, collaboratore di Corona, coinvolti nell'inchiesta sui presunti ricatti ai personaggi famosi; spaccio di stupefacenti è invece il capo d'accusa per i pierre milanesi Walter Agostoni e Pietro Tavallini.

Dal fascicolo sono state stralciate le posizioni di Aida Yespica, Alessia Fabiani, Ana Laura Ribas e Francesco Arca, indagati per favoreggiamento e false dichiarazioni al pubblico ministero: l'accusa deciderà se chiedere l'archiviazione o il rinvio a giudizio sulla base dell'esito dell'udienza preliminare, che sarà presieduta dal giudice Enrico Manzi, in calendario per l'ottobre prossimo. La Procura di Milano ha invece chiesto l'archiviazione del fascicolo aperto contro Fernanda Lessa ed Alberto Gilardino, indagati per favoreggiamento.

«È una decisione che ci aspettavamo anche se la Procura avrebbe potuto fare uno sforzo ed eliminare dai capi d'imputazione il presunto ricatto relativo alla vicenda Lapo Elkann, che presenta delle somiglianze rispetto a quella di Totti», in relazione alla quale la Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione del fascicolo aperto contro Corona, commenta l'avvocato Manuela Mancassoli, difensore del "re dei fotografi".

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