Discussione:Birmania: le ONG parlano di oltre 100mila morti dopo il passaggio di Nargis/Commenti

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La stolidità e l'arroganza del potere non smettono mai di stupire. Nonostante l'immane catastrofe, nonostante che l'India abbia dichiarato che aveva lanciato l'allarme con un preavviso di 2 ore (non molto, a dire il vero), i militari della giunta birmana non hanno battuto ciglio.

Hanno: 1- impedito gli aiuti umanitari, 2- la stampa birmana, non so per quale miracolo, censura l'accaduto (e ovviamente le responsabilità sia prima che dopo l'accaduto), 3- i militari che massacravano i monaci buddisti e poi li buttavano negli inceneritori, o che sparavano ai giornalisti giapponesi: che fine hanno fatto, si chiedono i birmani? Sulle strade si vedono solo civili e ovviamente i monaci buddisti a dare una mano ai sopravvissuti. Le fonti d'acqua dolce sono contaminate dall'acqua salata, dall'inquinamento (es. idrocarburi) e adesso anche dai cadaveri. Il colera è già cominciato e ne ucciderà a migliaia. Ma ai militari della 'giunta' birmana la cosa gli frega talmente tanto, che oggi hanno inflessibilmente iniziato il referendum per simulare una 'transizione democratica'. Sono talmente democratici che la stampa ha praticamente annullato la scomparsa di 5000 km2 di territorio come nulla fosse, e che il referendum non è stato rimandato, ma semplicemente annullato nelle 'regioni colpite', chissà come i superstiti si sarebbero espressi nelle urne, che non ci sono, e non ci saranno.

Credo che i Birmani a questo punto contendano ai nord-coreani il primato del cinismo e della disumanità della loro classe dirigente. E l'Occidente? Il bilancio delle vittime che aumentava a 400, 3000, 4000, 10.000, 20.000, 100.000 e passa. E le reazioni? Cosa succederà in futuro? Rambo IV non è bastato. Ne faranno un quinto per rimediare? O i cuori impavidi dell'Occidente premeranno con i cinesi perché una volta tanto la 'ragion di Stato' non condanni un popolo alla schiavitù e all'annientamento? Come il Tibet, la Corea del Nord e la stessa Birmania, tutti frutti della politica cinese 'ai confini'. Persino il Paraguay si è liberato della dittatura-governo di un partito al potere da quasi 60 anni, a merito di un vescovo-politico. Che aspettano in Asia? L'ONU, gli interventi umanitari, quelli 'armati' per scacciare i dittatori (=Irak, Afghanistan etc.), dove sono finiti? Mandiamo Stallone che risolverà il problema a colpi di M60 a salve?

Se nemmeno una catastrofe del genere smuove la giunta militare birmana di un centimetro, nemmeno per i referendum, se i mass-media occidentali già mettono la notizia dopo un quarto d'ora di tg, dietro le notizie di cronaca locale, allora tutto questo non potrebbe essere uno schiaffo più grande sia ai diritti umani che al supposto 'villaggio globale'. In barba a tutto: civiltà, informazione, internet e così via. Orwell è stato davvero profeta.--Stefanomencarelli (talk) 14:20, 10 mag 2008 (CEST)[rispondi]