Discussione:Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti condannato al carcere per diffamazione/Commenti

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Personalmente mi dissocio dal coro a favore di Sallusti. Un conto è il reato di opinione che vuol dire che io vengo condannato per mie opinioni espresse a mezzo stampa, un altro che io pubblichi o autorizzi la pubblicazione di veri e propri falsi. Oltretutto Sallusti non ha fatto nulla di concreto per mitigare la condanna non ha trattato non si è scusato non ha pubblicato una smentita. E tra l'altro esistono 3 Ansa precedenti all'articolo che chiariscono i fatti: la Stampa di Torino che in un primo momento aveva condiviso la notizia così come pubblicata da Libero si è affrettata a porgere le proprie scuse e smentire. Paolo Emilio Bissatini

Concordo. Sallusti ha permesso che il suo giornale pubblicasse una notizia gravissima, e falsa, a quanto pare scritta da un deputato radiato dall'ordine dei giornalisti per aver pubblicato notizie false in cambio di denaro da parte dei servizi segreti. Questo giustamente è considerato reato in un paese civile, e non deve ripetersi. Un conto sono le opinioni, un conto sono i fatti. Chi si appella in questo caso alla libertà d'opinione mi suscita sentimenti di disgusto, la libertà di dire ciò che si pensa non è usare il proprio potere per spargere infamia su chi la pensa diversamente, ma l'esatto contrario. In igni caso la legge esiste non da ieri, e va applicata. Se anche in questo caso si volesse risparmiare il carcere a una precisa persona, creando o abrogando una precisa norma in tal senso, questo sarebbe il comportamento aberrante dello stato, non la sentenza della cassazione. --Phyrexian ɸ 02:47, 28 set 2012 (CEST)[rispondi]