Nicolosi, domenica 15 maggio 2011
Alberto Contador. È il favorito numero uno di questo novantaquattresimo Giro d'Italia, il più forte. Oggi ha dimostrato tutto il suo strapotere, aggiudicandosi in solitaria la nona tappa del Giro d'Italia 2011, quella in terra siciliana, 169 chilometri da Messina all'Etna. Sulla salita verso il Rifugio Sapienza, quota 1892 m s.l.m., lo spagnolo della Saxo Bank-Sungard, già vincitore del Giro 2008 e degli ultimi due Tour de France, ha staccato tutti gli altri big con alcuni scatti poderosi. Ora è in rosa, guida la classifica generale in attesa delle prossime montagne.
È la nona tappa della "Corsa Rosa", tutta in Sicilia. È una delle frazioni più attese: dopo il via da Messina sono 169 i chilometri da percorrere fino sulle pendici dell'Etna, ai 1892 m s.l.m. del Rifugio Sapienza, ove è posto il traguardo. Il vulcano – risvegliatosi giusto tre giorni fa con un'eruzione di lava e cenere dal cratere sud-est – viene affrontato per due volte, prima da Linguaglossa al Rifugio Citelli, sito a quota 1631 m s.l.m. (18 km di salita al 6% di pendenza media), poi nel tratto da Nicolosi al traguardo, dopo una salita di 19 chilometri con pendenze medie del 5% e massime del 12%. Due i Gran Premi della Montagna, entrambi di prima categoria ed entrambi al termine delle due scalate sul Mongibello. Tanti gli appassionati sul percorso, molti a tifare l'idolo di casa, Vincenzo Nibali.
Alle 12:10 il via, 192 i corridori presenti dopo il ritiro di Chris Butler della BMC. Numerosi i tentativi di allungo ma l'andatura molto sostenuta – 49,100 km/h nella prima ora di gara – ha impedito, almeno nelle fasi iniziali di gara, che si concretizzasse una vera fuga. Al chilometro 50 sono però riusciti ad andare via in nove: a comporre il drappello gli italiani Filippo Savini, Alessandro Vanotti e Giovanni Visconti (campione nazionale italiano, palermitano ma torinese di nascita), il belga Jan Bakelants, lo svizzero Matthias Frank, il francese Mickaël Cherel, gli spagnoli Joan Horrach e Pablo Lastras, l'ucraino Jaroslav Popovyč.
Il gruppo ha lasciato fare, e nell'arco di 15 chilometri i nove battistrada hanno raggiunto un margine (il gap massimo) di 5'05" sugli inseguitori; sulla salita verso il Rifugio Citelli ha provato a rientrare su di loro il russo Maksim Bel'kov, ma la sua azione non ha avuto l'esito sperato e si è esaurita dopo una cinquantina di chilometri. Sull'ascesa finale sono cominciati gli scatti tra i fuggitivi. Frank, Visconti, Bakelandts e Lastras, con Savini a cercare di riagguantarli, sono riusciti a staccare gli altri quattro compagni di avventura, mentre dietro ha perso contatto la maglia rosa Pieter Weening (chiuderà 45º a 6'35" da Contador). In breve davanti è rimasto il solo Bakelants; poco dietro alcuni degli ex fuggitivi e il venezuelano José Rujano, uscito da un gruppo ormai ridotto a una trentina di unità.
L'azione decisiva per gli esiti della tappa è iniziata ai meno 7 dall'arrivo, quando con uno scatto poderoso ha preso il largo il superfavorito Alberto Contador. Ha provato a tenergli la ruota, salvo poi cedere, il solo Michele Scarponi; altri come Nibali e Kreuziger hanno invece scelto di salire insieme in un gruppetto di una dozzina di unità. Contador ha in breve ripreso Rujano e poco dopo, ai meno 5,5 km, l'ultimo dei superstiti della fuga mattiniera, Jan Bakelants. Il belga ha ceduto subito, mentre Rujano è riuscito a mettersi in scia allo spagnolo staccandosi solo dopo alcuni chilometri. Il trionfo è tutto di Alberto Contador, ventottenne della Saxo Bank-Sungard. Al traguardo precede di tre secondi Rujano, e di 50 un drappello di cinque atleti regolato in volata da Stefano Garzelli. Quarto Nibali, quinto Kreuziger. A 1'07" Scarponi.
Alla luce di questi risultati e dei 20 secondi di abbuono, e complici ovviamente i minuti persi da Weening, è proprio Contador la nuova maglia rosa: il primo a inseguirlo nella generale è ora il bielorusso Kanstancin Siŭcoŭ, a 59"; poco più indietro Christophe Le Mével e la coppia italiana formata da Nibali (che perde 1'10" ed è ora a 1'21") e Scarponi (a 1'28"). Lo spagnolo prende anche la maglia rossa della graduatoria a punti, la maglia verde di miglior scalatore passa invece sulle spalle di Filippo Savini, primo a transitare sul GPM del Rifugio Citelli. Domani trasferimento, la carovana risale la penisola e approda in Abruzzo: si riparte martedì con una tappa pianeggiante da Termoli a Teramo.
- Messina > Etna – 169 km
Classifica generale - Maglia rosa
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Classifica a punti - Maglia rossa
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Classifica del Gran Premio della Montagna - Maglia verde
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Classifica giovani - Maglia bianca
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Classifica dei Traguardi Volanti
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Classifica squadre - Trofeo Fast Team
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Classifica squadre - Trofeo Super Team
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