Hong Kong, polizia vieta la commemorazione per le proteste di piazza Tienanmen

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mercoledì 3 giugno 2020

Commemorazione al ventesimo anniversario del massacro del 4 giugno

Per la prima volta in trent'anni è stata vietata la veglia annuale per la commemorazione delle proteste che ci sono state a piazza Tienanmen dal 15 aprile al 4 giugno 1989. La motivazione ufficiale è stata la preoccupazione che il coronavirus possa diffondersi maggiormente in un evento del genere; tuttavia, si pensa che la Cina l'abbia fatto per reprimere la memoria delle proteste, mentre le autorità stanno cercando di soffocare le proteste ad Hong Kong.

Gli organizzatori della commemorazione hanno detto che si ritroveranno al Victoria Park, accendendo una candela in silenzio in onore delle proteste.

Si ricorda che le uniche due città dove le commemorazioni su questo argomento si possono fare sono Hong Kong e Macao, grazie allo statuto autonomo che possiedono in quanto ex colonie rispettivamente britannica e portoghese.

Cosa successe a piazza Tienanmen nel 1989

Studenti, operai e intellettuali protestarono per diversi giorni, dal 14 aprile al 4 giugno, per far conoscere al mondo repressione del governo cinese in tema di diritti umani e libertà di espressione. Degno di nota è il Rivoltoso Sconosciuto, uno studente disarmato che si è messo di fronte a una fila di carri armati per fermarne l'avanzata.

Le proteste diedero la motivazione a tutti i cittadini degli stati dell'allora Unione Sovietica per ribellarsi, portando alla caduta del Muro di Berlino nel 1991, e con essa la fine della Guerra Fredda.

Sebbene sia considerato mondialmente uno degli eventi più importanti del XX secolo, in Cina è considerato un tabù: molti documenti, video e articoli sono stati censurati dal governo cinese nel corso degli anni.

Fonti

Wikipedia
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