Quirinale: il Presidente Sergio Mattarella fa il suo (secondo) discorso d'insediamento

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Roma, lunedì 3 febbraio 2022

Rieletto Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella ha preso questo pomeriggio la parola davanti al Parlamento in seduta comune in occasione del suo giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione.

Mattarella era stato eletto la prima volta nel 2015, a seguito delle dimissioni di Giorgio Napolitano durante il suo secondo mandato. Adesso Mattarella si trova nuovamente alla testa dello stato italiano in seguito all'impasse politica nella quale si è trovato il Parlamento, incapace di trovare un accordo sul candidato presidente.

Il discorso del Presidente all'atto del suo insediamento al Quirinale è, di fatto, una dichiarazione politica sul programma del suo mandato. Il 3 febbraio 2015 Mattarella si era posto come "arbitro imparziale" e garante della Costituzione, attaccando duramente la Mafia e la guerra.

Di più ampio respiro sociale il discorso di quest'anno, nel quale il Presidente pone l'obiettivo di diminuire le fratture sociali attraverso un rafforzamento della Costituzione, mentre si sta per completare la sua riforma. Anche l'UE è vista come porto sicuro, sia per la forza di coesione che dà ai paesi che la costituiscono, che per i numerosi profughi che fuggono da conflitti e persecuzioni. Il mantenimento della pace è tornato diverse volte nel discorso di insediamento, con un riferimento esplicito alla guerra contro il terrorismo e contro la Mafia.

Mattarella ha anche ringraziato Giorgio Napolitano che, come lui, "in un momento difficile, ha accettato l'onere di un secondo mandato". Il "momento difficile" del 2022 è rappresentato dalla crisi dovuta al COVID-19 che ha aumentato le differenze sociali, creando più povertà ed emarginazione, ha detto Mattarella. La via d'uscita indicata dal Presidente sta nella coesione, "dal Nord al Mezzogiorno", e nella crescita economica. Rimane aperta la questione se la sola solidarietà e la "ricostruzione politica, economica, sociale e culturale", auspicata da Mattarella, possano salvaguardare la dignità sociale per tutti i cittadini mentre gli sforzi della politica alimentano l'inversione del ciclo economico. Viva la Repubblica, viva l'Italia!

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