Ricatti a luci rosse, arrestato Fabrizio Corona

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martedì 13 marzo 2007


L'inchiesta Vallettopoli

Il gip di Potenza, Alberto Iannuzzi, su richiesta del sostituto procuratore potentino, Henry John Woodcock, ha disposto ieri una serie di provvedimenti cautelari nei confronti di diciotto nell'inchiesta giornalisticamente denominata "Vallettopoli".

Con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'estorsione e induzione alla prostituzione è stato arrestato, dagli uomini della Polizia di Stato, il fotografo Fabrizio Corona, 32enne ex-marito della modella Nina Moric. In manette sono finiti anche Andrea Carboni e Marcello Silvestri. A quest'ultimo è contestato anche il riciclaggio di danaro proveniente da attività illecite.

Tra i personaggi noti raggiunti dai provvedimenti cautelari della magistratura potentina spiccano anche Riccardo Schicchi, regista e fondatore dell'agenzia porno "Diva futura" e Lele Mora. Il primo si trova agli arresti domiciliari ed al secondo è stato imposto il divieto di espatrio. Il divieto di lasciare il Paese è stato imposto anche a Nicolò Oddi. Il gip Iannuzzi ha anche decretato gli arresti domiciliari per altri otto indagati (Federico Pignatari, Walter Agostoni, Pier Luigi Rognoni, Ettore Fanti, Francesco Chiesa, Marco Bonato, G.L.[1] e Pietro Tavallini), l'obbligo di dimora per tre persone (Marco Carducci, Fabrizio Pensa detto "Bicio" e Ivan Olita) nonché la sospensione dall'esercizio della professione per l'avvocato Marcello D'Onofrio. Le accuse vanno dallo sfruttamento della prostituzione all'estorsione allo spaccio e alla detenzione di stupefacenti.

L'indagine

L'attività inquirente coordinata dal pm Woodcock è iniziata da una conversazione telefonica tra Vittorio Emanuele di Savoia e l'imprenditore veneziano Ugo Bonazza, che aveva messo in luce un principio di "Vallettopoli". Fondamentali per l'inchiesta anche le dichiarazione rese proprio a Woodcock da Simona Ventura, Michelle Hunziker, Emilio Fede, Aida Yespica, Manuela Arcuri e Ana Laura Ribas.

Tra i ricattati dall'associazione delinquenziale guidata da Corona, secondo l'accusa, andrebbero annoverati numerosi calciatori, tra i quali Francesco Totti, Bobo Vieri, David Trezeguet e Adriano, nonché numerosi personaggi dello spettacolo, come Eros Ramazzotti ed Anna Falchi. Vittime delle estorsioni anche Stefano Ricucci e Barbara Berlusconi, figlia del leader di Forza Italia Silvio.

Corona si avvale della facoltà di non rispondere

Durante l'interrogatorio di garanzia, svoltosi stamani presso il Tribunale di Potenza, Fabrizio Corona si è avvalso della facoltà di non rispondere. «L'ho trovato tranquillo, sta bene, per quanto si possa stare bene in carcere, un ambiente che mi ha descritto e che io giudico accettabile. Domattina presenteremo ricorso al tribunale del riesame. Siamo in attesa di valutare compiutamente l'ordinanza, sotto l'aspetto soprattutto della competenza territoriale perché ovviamente è fondamentale in questo momento», ha dichiarato il suo avvocato, Francesco Strano Tagliareni, che ha aggiunto: «il mio assistito ha sempre detto quello che pensa. Lui ha sempre sostenuto che si tratta di una prassi comune, ordinaria, e come sapete Corona non ha capacità decisionale sulle pubblicazioni delle foto, e anche questo fa parte della nostra linea difensiva. È convinto di aver sempre agito nel lecito e quindi è quello che cercheremo di dimostrare. Il clima dell'interrogatorio è stato molto sereno, molto tranquillo, molto rilassato. Aveva la maglietta bianca con il marchio della sua società ma era ben coperta da un giubbotto. Ha risposto solo alle domande di vita sulle condizioni familiari ed economiche».

Corona già arrestato una settimana fa

Il 7 marzo scorso, Fabrizio Corona era stato arrestato per violenza e minacce a pubblico ufficiale. A bordo della sua Bentley, infatti, aveva omesso di dare la precedenza ad una pattuglia dei carabinieri e, fermato, avrebbe inveito contro gli uomini dell'Arma che gli domandavano i documenti, prima di tentare di divincolarsi per andarsene. Accompagnato in caserma, l'uomo era stato trattenuto per una notte, in attesa dell'udienza di convalida del fermo, disposto l'indomani dal giudice per le indagini preliminari. In assenza di misure cautelari, tuttavia, l'uomo era stato scarcerato, in attesa del processo che dovrebbe celebrarsi a giugno.

Fonti

Note

  1. Nome rimosso su richiesta dell'interessato. Dai documenti ricevuti, la posizione risulta archiviata per infondatezza dell'ipotesi di reato.