Russia: il divieto di propaganda omosessuale è legge

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sabato 26 gennaio 2013

Il Parlamento russo presieduto da Vladimir Putin ha approvato in data 25 gennaio 2013 la legge che vieta in tutto il paese la propaganda omosessuale, con una maggioranza pressoché assoluta.

Da adesso sarà quindi considerato reato parlare in pubblico dei diritti, degli amori e delle speranze dei cittadini gay, con multe che possono arrivare fino a 15.000 euro; vengono inoltre preventivamente vietati eventi, manifestazioni, concerti che possano essere ritenuti a rischio di "propaganda gay".

Una trentina di ragazzi sono stati arrestati per aver protestato sotto la Duma, ma i parlamentari si sono giustificati dicendo che «non è una legge contro gli omosessuali quanto una via per proteggere la nostra gioventù i cui valori sono minacciati da certi discorsi, certe immagini scandalose». Putin ha precisato che «la Russia ha un problema demografico, io ho il dovere di occuparmi dei diritti delle coppie che generano prole».

L'istituto di sondaggi Levada Center ha inoltre fatto emergere che quasi il 65% dei russi è d'accordo con la decisione del Parlamento e che due terzi della popolazione ritiene l'omosessualità una malattia.

Fonti[modifica]