Libia, attaccato il consolato italiano: differenze tra le versioni

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É gravissimo il bilancio dell'attacco al consolato italiano di [[w:Bengasi|Bengasi]], in [[w:Libia|Libia]]: almeno undici persone sono morte e altre venticinque sono state ferite. Si trattava di manifestanti che avevano preso d'assalto la rappresentanza diplomatica italiana per protesta contro le vignette anti-islamiche mostrate dal ministro della [[w:Lega Nord|Lega Nord]] [[w:Roberto Calderoli|Roberto Calderoli]]. L'esponente leghista, infatti, nei giorni scorsi aveva mostrato in televisione le vignette che stanno infiammando il mondo arabo di proteste antieuropee. In risposta, numerosi manifestanti sono giunti dinnanzi al consolato italiano, dove hanno iniziato a lanciare sassi e latte di benzina verso le finestre del consolato. A nulla è valsa la resistenza delle autorità libiche, che, dopo aver messo al sicuro i rappresentanti italiani, compreso il console Giovanni Perrillo, hanno tentato di sedare la manifestazione, sparando contro i manifestanti. non ci sono notizie di vittime italiane.<br>
É gravissimo il bilancio dell'attacco al consolato italiano di [[w:Bengasi|Bengasi]], in [[w:Libia|Libia]]: almeno undici persone sono morte e altre venticinque sono state ferite. Si trattava di manifestanti che avevano preso d'assalto la rappresentanza diplomatica italiana per protesta contro le vignette anti-islamiche mostrate dal ministro della [[w:Lega Nord|Lega Nord]] [[w:Roberto Calderoli|Roberto Calderoli]]. L'esponente leghista, infatti, nei giorni scorsi aveva mostrato in televisione le vignette che stanno infiammando il mondo arabo di proteste antieuropee. In risposta, numerosi manifestanti sono giunti dinnanzi al consolato italiano, dove hanno iniziato a lanciare sassi e latte di benzina verso le finestre del consolato. A nulla è valsa la resistenza delle autorità libiche, che, dopo aver messo al sicuro i rappresentanti italiani, compreso il console Giovanni Perrillo, hanno tentato di sedare la manifestazione, sparando contro i manifestanti. non ci sono notizie di vittime italiane.<br>
Dura la condanna di tutto il mondo politico per la nuova performance di Calderoli: il premier Berlusconi ha affermato che le azioni del leghista sono in totale disaccordo con la linea del governo, mentre i DS reclamano le dimissioni del ministro per le riforme.<br>
Dura la condanna di tutto il mondo politico per la nuova performance di Calderoli: il premier Berlusconi ha affermato che le azioni del leghista sono in totale disaccordo con la linea del governo, mentre i DS reclamano le dimissioni del ministro per le riforme.<br>
Calderoli, intanto, continua a mettere benzina sul fuoco, dichiarandosi "non pentito per la sua azione".
Calderoli, intanto, continua a versare benzina sul fuoco, dichiarandosi "non pentito per la sua azione".


== Fonti ==
== Fonti ==

Versione delle 18:23, 18 feb 2006

17 febbraio 2006 É gravissimo il bilancio dell'attacco al consolato italiano di Bengasi, in Libia: almeno undici persone sono morte e altre venticinque sono state ferite. Si trattava di manifestanti che avevano preso d'assalto la rappresentanza diplomatica italiana per protesta contro le vignette anti-islamiche mostrate dal ministro della Lega Nord Roberto Calderoli. L'esponente leghista, infatti, nei giorni scorsi aveva mostrato in televisione le vignette che stanno infiammando il mondo arabo di proteste antieuropee. In risposta, numerosi manifestanti sono giunti dinnanzi al consolato italiano, dove hanno iniziato a lanciare sassi e latte di benzina verso le finestre del consolato. A nulla è valsa la resistenza delle autorità libiche, che, dopo aver messo al sicuro i rappresentanti italiani, compreso il console Giovanni Perrillo, hanno tentato di sedare la manifestazione, sparando contro i manifestanti. non ci sono notizie di vittime italiane.
Dura la condanna di tutto il mondo politico per la nuova performance di Calderoli: il premier Berlusconi ha affermato che le azioni del leghista sono in totale disaccordo con la linea del governo, mentre i DS reclamano le dimissioni del ministro per le riforme.
Calderoli, intanto, continua a versare benzina sul fuoco, dichiarandosi "non pentito per la sua azione".

Fonti