Il Codice Grolier è confermato come più antico libro d'America: differenze tra le versioni

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== La ricerca della Brown ==
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Il nuovo studio sul Codice Grolier è stato condotto da Stephen Houston insieme ad un gruppo di ricercatori specializzati in antropologia ed archeologia Maya. L'intero libro è stato analizzato nuovamente, dalle illustrazioni al tipo di carta usata, e vari campioni di più pagine sono stati datati usando il [[w:Metodo del carbonio-14|metodo del carbonio-14]]; i risultati della datazione sono coerenti con quella dedotta e con l'attività della civiltà Maya, ossia il libro sarebbe del [[w:XIII secolo|XIII secolo]] d.C..
Il nuovo studio sul Codice Grolier è stato condotto da Stephen Houston insieme ad un gruppo di ricercatori specializzati in antropologia ed archeologia Maya. L'intero libro è stato analizzato nuovamente, dalle illustrazioni al tipo di carta usata, e vari campioni di più pagine sono stati datati usando il [[w:Metodo del carbonio-14|metodo del carbonio-14]]; i risultati della datazione sono coerenti con quella dedotta e con l'attività della civiltà Maya, ossia il libro sarebbe del XIII secolo d.C..


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Versione delle 19:43, 10 set 2016

sabato 10 settembre 2016

La pagina 6 del Codice Grolier

Uno studio della statunitense Università Brown pone fine ad una controversia decennale: il Codice Grolier è stato confermato come il più antico libro ritrovato del Nuovo Mondo.

Il manoscritto Maya era stato scoperto negli anni sessanta da alcuni saccheggiatori, e la sua autenticità storica era stata più volte messa in dubbio.

La storia del codice

Questo libro di undici pagine fu trovato nel 1960 da alcuni saccheggiatori messicani che stavano operando nello stato messicano di Chiapas, i quali lo rivendettero nel 1965 ad un collezionista messicano; il punto esatto del ritrovamento è ignoto. L'opera fu esposta al pubblico nel 1971 al Grolier Club di New York e da allora verrà riconosciuta come Grolier Codex.

A partire dal fatto che non si conosce la posizione esatta del ritrovamento, sono state formulate nei decenni varie teorie con lo scopo di dimostrare la falsità del manoscritto. A titolo d'esempio, si supponeva che l'opera fosse stata creata da un falsario su una carta precolombiana, ma non sono mai state trovate tracce di tale carta nel mondo e l'inchiostro usato contiene un pigmento (denominato "Blu Maya") che è stato replicato in un laboratorio messicano solo più di vent'anni dopo. Inoltre inizialmente si supponeva che il libro contenesse solo disegni e numeri, ma un'osservazione più attenta ha evidenziato anche la presenza di un calendario venusiano.

Il libro attualmente è conservato presso il Museo nazionale di antropologia di Città del Messico.

La ricerca della Brown

Il nuovo studio sul Codice Grolier è stato condotto da Stephen Houston insieme ad un gruppo di ricercatori specializzati in antropologia ed archeologia Maya. L'intero libro è stato analizzato nuovamente, dalle illustrazioni al tipo di carta usata, e vari campioni di più pagine sono stati datati usando il metodo del carbonio-14; i risultati della datazione sono coerenti con quella dedotta e con l'attività della civiltà Maya, ossia il libro sarebbe del XIII secolo d.C..

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Fonti