Spese dell'istruzione, Fioroni firma il decreto per il tetto di spesa sui libri scolastici

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martedì 26 febbraio 2008

Il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha firmato un decreto che impone dei tetti di spesa massimi, da seguire obbligatoriamente, per i libri di scuola dell'istruzione secondaria di secondo grado, ovvero i licei e gli istituti professionali. Il provvedimento entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico, 2008/2009.

Il ministro ha annunciato: «Si tratta di una innovazione che viene incontro ai circa 2 milioni e 600 mila ragazzi che frequentano le scuole statali superiori e che potrà consentire alle loro famiglie di contenere, almeno in parte, le spese per l'istruzione dei propri figli. Il decreto prevede per ogni anno di corso e per ogni tipologia di scuola il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria entro la quale i docenti potranno operare le proprie scelte».

Il provvedimento ministeriale, secondo le parole del capo del dicastero, permetterà a oltre il 40% delle scuole italiane di abbassare la spesa complessiva per i libri, favorendo così i bilanci familiari.

Nelle tabelle di previsione della spesa, si evidenzia come gli anni che pesano di più in termini economici siano il primo e il terzo: il primo, poiché tutti i libri sono nuovi, e il terzo, quando, in concomitanza con l'inizio del ciclo triennale, molte materie cambiano, cambiando di conseguenza anche i testi. Le spese minori, per tutti e cinque gli anni, sono quelle di coloro che frequentano un IPSIA (Istituto Professionale Statale per l'Industria e l'Artigianato), pari a 835 euro, mentre la scuola più cara è il liceo classico, che prevede una spesa di quasi 1.500 €.

Faranno eccezione ai limiti imposti le classi sperimentali, che potranno sforare massimo del 10%. Il risparmio previsto varia dai 10-30 euro dei professionali ai 50-70 del classico.

Per controllare che realmente i tetti di spesa vengano rispettati, il ministro ha detto: «È stato attivato un sistema di rilevazione delle adozioni dei libri di testo, in modo tale da poter tempestivamente controllare gli eventuali sforamenti dei limiti di spesa da parte delle scuole. Il mancato rispetto dei tetti di spesa sarà tempestivamente contestato alle scuole inadempienti».

Fonti[modifica]