Storia di Alcamo: presentato il nuovo libro di Carlo Cataldo

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mercoledì 25 dicembre 2019

Presentazione del libro del prof. Cataldo

Alla presenza di un folto ed attento pubblico, sabato 21 dicembre è stato presentato presso l'Ex Collegio dei Gesuiti di Alcamo, l’ultimo libro dello storico alcamese prof. Carlo Cataldo. Il titolo completo dell'opera, realizzata in due volumi, è: Storia di Alcamo - Territorio, archeologia, eventi e personaggi.

Al tavolo dei relatori, oltre al sindaco di Alcamo dott. Domenico Surdi, l'assessore alla Cultura Lorella Di Giovanni, l’archeologo alcamese dottor Antonino Filippi, il giornalista Giuseppe Maniscalchi, la professoressa Erina Baldassano Cataldo e l’autore, prof. Carlo Cataldo. Degno di nota è stato l'intervento dell’archeologo dott. Antonino Filippi che ha parlato a lungo sui vari siti archeologici presenti nel territorio alcamese e sugli importanti antichi reperti dell’era romana qui ritrovati.

Il primo volume abbraccia la storia di Alcamo dall’età del paleolitico fino al 1847, mentre il secondo va dal 1848 al 2018. Si tratta di un lavoro lungo e minuzioso, molto ricco di informazioni, descrizioni, narrazioni e documenti: in esso vengono affrontati diversi aspetti della vita della cittadina alcamese, utilizzando diversi documenti inediti; una particolare cura è stata rivolta dall'autore alla toponomastica del territorio ed ai personaggi illustri di Alcamo. Nel secondo volume vengono elencati anche i 1.115 alcamesi nominati cavalieri dell’Ordine di Vittorio Veneto: 161 di essi furono decorati con la Medaglia d’oro.

Il libro, edito da Lusso Grafiche e stampato dalle Grafiche Campo, è dedicato alla moglie dell'autore, professoressa Erina Baldassano, che ha letto qualche passo dell'opera durante l'incontro.

Carlo Cataldo ha già pubblicato più di 60 libri di storia, religione, economia, arte, folklore e poesie; Cataldo ex docente di Lettere del Liceo Classico Cielo d'Alcamo, è senza dubbio uno dei più importanti storici alcamesi; ha pure collezionato diversi premi ed onorificenze per la sua imponente attività artistica.

Fonti[modifica]