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Swaziland, il premier annuncia: "Torturerò i dissidenti"

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Nello Swaziland, guidato dal re Mswati III, criticato più volte per la sua vita lussuosa, vige ancora la monarchia assoluta.

sabato 11 settembre 2010 Ogni dissidente verrà torturato, «anche contro gli stranieri che cercano di interferire negli affari interni del regno». È questa la linea adottata dal governo dello Swaziland e ribadita dal primo ministro Barnabas Sibusiso Dlamini. In particolare verrà usata lo sipakatane, la percussione delle palme dei piedi con un bastone chiodato fino a che non si rende paralizzata la vittima.

Decine di attivisti sono stati ancora arrestati dalla polizia durante le proteste e 33 membri dei sindacati sudafricani espulsi.

«Bisogna essere veramente sadici per ideare una tale forma di tortura nei confronti di persone innocenti», ha affermato un portavoce di Swaziland Solidarity Network, movimento per la democrazia.

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