Torino: morto per strangolamento dopo TSO, indagati tre vigili e un medico

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martedì 11 agosto 2015

Secondo l'autopsia, Andrea Soldi è morto per «choc da compressione latero-laterale al collo», durante la manovra coercitiva effettuata su di lui da parte dei vigili urbani, chiamati per effettuare il trasporto in ospedale nel quale lo attendeva un trattamento sanitario obbligatorio.

Era mercoledì 5 agosto quando Andrea, solitamente tranquillo, aveva dato in escandescenze e i familiari avevano chiamato l'ASL per richiederne il ricovero, cosa già accaduta in passato, ma che non aveva mai portato ad estreme conseguenze. Sul posto è arrivata una pattuglia della polizia municipale i cui componenti, secondo la ricostruzione di un testimone, hanno preso la vittima «per il collo, alle spalle. Mentre lo stringevano aveva la lingua fuori e non respirava più. Lo hanno caricato in ambulanza a faccia in giù, ammanettato».

La stretta del collo in particolare, è una manovra che non dovrebbe superare i 15 secondi, in quanto riduce l'afflusso di sangue al cervello, con perdita di coscienza, del respiro e del controllo urinario. L'infermiere che ha accompagnato Andrea in ambulanza ha riferito che avrebbe dovuto eseguire una rianimazione, resa impossibile dal fatto che la vittima era ammanettata a pancia in giù. Inoltre ha testimoniato come, durante l'intervento dei vigili, Soldi fosse diventato rosso in volto e avrebbe urinato, fatto che secondo la procura prova l'eccessiva forza usata dagli agenti. Al pronto soccorso del Maria Vittoria il paziente era ormai in arresto respiratorio.

All'arrivo della sorella in ospedale, le condizioni della salma erano impressionanti: «Andrea era lì disteso, scurissimo in volto. Aveva le orecchie nere, tre cicatrici sul volto, una collana di lividi attorno al collo e dei segni bianchi ai polsi. Mi sono chiesta: che cosa è successo? Poi ho capito che me l'avevano ucciso. Morto soffocato, con la testa in giù sulla barella».

Il pubblico ministero che segue l'inchiesta, Raffaele Guariniello, ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo i tre vigili Enri Botturi, Stefano Delmonaco e Manuel Vair e il dirigente dell'ASL 2 Carlo Della Porta. All'attenzione del PM sono arrivate 9 foto scattate da un carabiniere in pensione che ha ripreso la scena e ha raccontato l'accaduto: «non si trattano così nemmeno le bestie da portare al macello. Se ripenso a quella scena mi viene da piangere. Io ho portato la divisa per una vita, so cos'è il senso del dovere e dello Stato. E l'altro giorno, mi creda, il senso dello Stato qui non c'era». I tre vigili non sono stati sospesi, ma trasferiti ad incarichi non operativi.

Andrea Soldi, 45 anni, soffriva di schizofrenia dal 1991, quando durante il servizio di leva ebbe la sua prima crisi. Dopo una settimana di "silenzio" telefonico, i familiari andarono a fargli visita trovandolo steso su un letto in stato catatonico. Poi venne ricoverato all'ospedale di Moncalieri e da allora non si è più ripreso, ma viveva comunque una vita tranquilla, fino a quel tragico mercoledì.

Le molte similitudini nella dinamica della morte portano subito la mente a casi simili, tra cui Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi e Giuseppe Uva.

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