Ucraina: Zelens'kyj, dopo il COVID-19 vertice di pace

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giovedì 21 maggio 2020

Volodymyr Zelens'kyj, Presidente dell'Ucraina

Ad un anno dall'inizio del suo mandato come Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelens'kyj ha voluto fare un bilancio dell'inizio della sua presidenza. Primo punto toccato il cosiddetto "Ucrainagate", che a detta di Zelens'kyj altro non ha fatto che "rendere l'Ucraina una storia su Donald Trump", che in tale occasione ha rischiato l'impeachment.

Il secondo punto è invece una situazione "ereditata" dal passato: la guerra del Donbass, una regione di particolare importanza economica nell'Ucraina orientale, contesa a partire dal 2014 con alcuni gruppi di secessionisti facenti capo alle due importanti città di Donec'k e Luhans'k. Questi gruppi di secessionisti si ritiene che siano finanziati e silenziosamente supportati dal vicino più scomodo, la Federazione Russa. A tal proposito era stato organizzato nel mese di aprile un incontro tra gli Stati del cosiddetto "Formato Normandia", ossia Ucraina e Russia con la mediazione di Francia e Germania, annullato a causa della pandemia di COVID-19. Sul piano della guerra Zelens'kyj ha voluto adottare un approccio di carattere diplomatico, come dimostrano gli scambi di prigionieri avvenuti nel dicembre 2019 e la riapertura del dialogo tra Ucraina e Russia.

Ultimo ma non certo per importanza la reazione proprio alla pandemia di COVID-19 che tra i tanti paesi ha colpito anche l'Ucraina. Pur non trovandosi ancora in una situazione simile ad altri paesi europei in termini di numeri (poco più di 19 200 casi e meno di 600 morti OMS) il paese ha adottato una politica molto cauta.

Nonostante sia passato solo un anno dall'elezione del Capo dello Stato, le acque in Ucraina si sono agitate non poco, considerando il cambio di ben 3 Primi ministri (Groysman, Hončaruk e infine Šmihal').

Fonti[modifica]

Wikipedia
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