Viminale: meno delitti nel primo semestre 2006

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lunedì  14 agosto 2006

La sede del Ministero dell'Interno, a Roma

Il Ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha presentato alla stampa il rapporto del Viminale «Note sulla sicurezza in Italia». Secondo i dati del Ministero, le attività criminali sono in calo nel primo semestre del 2006: la diminuzione, rispetto allo stesso periodo del 2005, è pari al 4,6%. Sempre meno sono i procedimenti penali avviati per il reato di usura (-34,7%) e di truffa e frodi informatiche (-23,3%). Sensibilmente diminuiti anche i tentati omicidi (-19,7%). In controtendenza, invece, i furti nelle abitazioni (+8,7%) ed i danneggiamenti (+5,5%).

Attenzione alle baby-gang[modifica]

«Sempre più emergente»: con queste parole è definito il fenomeno delle baby-gang, cui vanno attribuite numerose estorsioni, rapine, percosse, lesioni, furti, vandalismo, violenze sessuali.

Strategia di "basso profilo" per la mafia[modifica]

«Non sembra probabile l'insorgenza di gravi conflitti all'interno di Cosa Nostra»: questa la conseguenza, secondo il Ministero, della stretegia di "basso profilo" e della "pacifica interna" rilevata all'interno del fronte della criminalità organizzata, nonostante l'arresto di Bernardo Provenzano.

Allarme terrorismo[modifica]

In risposta all'allarme terrorismo, il rapporto del Viminale, richiamato il «ridotto il numero e il grado delle misure di protezione individuale, e dunque del personale di polizia impegnato», evidenzia un aumento degli obiettivi sensibili vigilati. Oggi sono 13.664 gli obiettivi sotto controllo da parte delle forze dell'ordine.
Rassicuranti, infine, le annotazioni del Viminale sul fronte del terrorismo interno: «La disarticolazione delle nuove Br-Pcc ha provocato uno scollamento delle frange più estreme dell'oltranzismo, che sembrerebbero prive di precisi punti di riferimento».

Fonti[modifica]