Viterbo: sfruttamento della prostituzione a "conduzione familiare", sei arresti

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mercoledì 12 ottobre 2011

Avrebbero gestito un giro di prostitute in provincia di Viterbo, le sei persone arrestate, quattro delle quali uomini (in carcere) e due donne (ai domiciliari), appartenenti tutte alla medesima famiglia. L'operazione era iniziata nel 2010, in seguito a una soffiata, ed è proseguita con pedinamenti e intercettazioni svolti dai Carabinieri. A capo dell'organizzazione, un 41enne di Collescipoli (frazione del comune di Terni), coadiuvato nell'attività dalla moglie e da tre nipoti della coppia, con età comprese tra i 22 e i 27 anni, oltre che dalla compagna di uno di questi ultimi. A carico di una settima persona, una prostituta utilizzata per il reclutamento di altre lucciole, è stato disposto l'obbligo di firma.

Nel corso delle perquisizioni, svolte nelle dimore degli appartenenti alla banda, sono state trovate somme in contanti per circa 5mila euro: ritenuto il provento dell'attività illecita, il denaro è stato sequestrato. Il gruppo avrebbe incamerato il 50% di quanto ricavato dalle prostitute, che lavoravano in camper di proprietà della famiglia. Le ordinanze di custodia sono state emesse dal gip di Terni Pierluigi Panariello su richiesta della PM Elisabetta Massini.

Fonti[modifica]