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Finanziaria, bufera sugli Enti Locali: 13 Province a rischio, tagli ai Comuni

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venerdì 6 ottobre 2006 Una vera e propria bufera politica si è scatenata a seguito delle dure misure che la Finanziaria 2007 del governo di Romano Prodi prevede per gli Enti Locali.

La super-Manovra da 33,4 miliardi di euro, infatti, per ridurre le spese vorrebbe sopprimere 13 Province, in base alla popolazione, e tagliare drasticamente i trasferimenti ai Comuni.

Per ciò che riguarda le Province, dagli articoli 33 e 34 del disegno di legge si evince la volontà di privare le 13 province italiane con meno di 200.000 ab. degli uffici della Prefettura e della Questura, e probabilmente anche del comando provinciale dei Vigili del Fuoco e via dicendo, fino ad arrivare, come trapelato da indiscrezioni giornalistiche apparse sulla stampa, alla soppressione delle stesse province.

Provvedimento accolto da un coro unanime di proteste; particolarmente veemente la reazione della Sicilia, che vede a rischio la provincia di Enna, nel cuore dell'isola. Il Presidente della Provincia Enna, il ds Cataldo Salerno, ha attaccato duramente questi disegni contenuti in Finanziaria: «Risponde a una logica banale e per nulla attenta all'interesse delle istituzioni stabilire la progressiva soppressione delle province sulla base di semplici calcoli numerici: avremmo fatto meglio a votare un computer», commenta il ds, che conclude: «Come sopprimere le province di Gorizia? O Aosta, o Vercelli, sede della seconda università del Piemonte? Ed Enna che è sede anch'essa di una università con quasi 10.000 studenti? È pura follia, ma non ci riusciranno!».

Intanto 7 comuni del Messinese, tra cui Mistretta, hanno ufficialmente dichiarato di volere far parte della Provincia di Enna, per aumentarne la popolazione ed evitarne così la soppressione.

Proteste sono arrivate anche dai sindaci di centrosinistra di Roma, Torino e Bologna, rispettivamente Walter Veltroni, Sergio Chiamparino e Sergio Cofferati, dichiaratisi contrari alle pesanti penalizzazioni per gli Enti Locali.

Convocato un tavolo di concertazione col governo, cui parteciperanno i Presidenti delle Province e i Sindaci delle principali città.

Fonti