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Processo SME, Previti condannato a 5 anni

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2 dicembre 2005 La Corte d'Appello di Milano conferma la condanna a 5 anni di reclusione a Cesare Previti e 4 anni ad Attilio Pacifico per corruzione semplice. Diminuita invece la condanna a 7 anni per il GIP Renato Squillante per corruzione in atti giudiziari. Confermate le assoluzioni per gli altri imputati.

La vicenda risale al 1985, quando l'IRI e la CIR (tramite Buitoni) raggiunsero un'intesa per la vendita della SME. Altre ditte manifestarono interesse alla trattativa, tra le quali Barilla e Fininvest, e l'accordo fu ritenuto non vincolante. De Benedetti, presidente di Buitoni, si rivolse quindi al Tribunale di Roma ma i giudici diedero torto alla CIR. Il processo SME nasce il 9 marzo 2000 al tribunale di Milano dal sospetto che la corte di Roma fosse stata influenzata attraverso il versamento di tangenti al capo dei GIP Squillante e al giudice Verde da parte di Berlusconi, Previti e Pacifico. Il 23 novembre 2003 erano già stati condannati Squillante a 8 anni, Previti a 5 e Pacifico a 4, mentre gli altri imputati furono assolti.

La sentenza: «visti gli articoli 592 e 605 cpp, in parziale riforma della sentenza emessa dal Tribunale di Milano in data 22/11/2003, appellata dagli imputati Pacifico Attilio, Previti Cesare, Squillante Renato, Squillante Mariano e Squillante Fabio, nonché dal Procuratore della Repubblica e dalla parte civile Cir Spa, riduce la pena inflitta a Squillante Renato ad anni 7 di reclusione. Conferma nel resto. Rigetta la domanda risarcitoria avanzata dalla parte civile Cir spa con l'atto di appello nei confronti di Pacifico Attilio, Previti Cesare e Squillante Renato relativamente al capo a della rubrica».

Fonti

Wikipedia
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