Vai al contenuto

Roma: AN in piazza per la sicurezza

Questa pagina è protetta
Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

sabato 13 ottobre 2007

Gianfranco Fini, promotore della manifestazione

Oggi, a Roma si è svolta una manifestazione organizzata da Alleanza Nazionale contro il governo Prodi per chiedere maggiore attenzione sui temi della legalità e della sicurezza: 500 000 i partecipanti secondo gli organizzatori. Due cortei, partiti da piazza San Giovanni e piazza della Repubblica, ai quali si è aggiunto un terzo dei giovani di AN (Azione Giovani), si sono dati appuntamento presso il Colosseo per ascoltare il leader del partito Gianfranco Fini. Il presidente è giunto su una moto guidata da un agente di polizia.

«È una manifestazione con tantissime persone, aperta a tutti. Com'è nello spirito della CdL» ha detto Fini durante una breve apparizione in piazza della Repubblica.

La satira verso il governo Prodi è stato uno dei temi prevalenti nei cortei. Sono state distribuite magliette con la foto di Prodi e la scritta "Saluto Romano", "Prodi ti odio" oppure "Dio perdona, gli italiani no. Prodi torna a casa". L'esponente di AN Domenico Gramazio ha portato in piazza su un carretto trainato da un cavallo una mortadella di quasi tre metri simboleggiante il governo, mentre il coordinatore regionale Lucania Egidio Digilio ha fatto sfilare un gran numero di asini per schernire Prodi.

Oltre all'intento satirico un altro obbiettivo della manifestazione è quello di attirare l'attenzione su vari problemi, come la sicurezza dei cittadini e gli aumenti delle tasse. Intanto nasce anche un mistero: Michela Vittoria Brambilla, attesa da giornalisti e fotografi, non si è vista durante la manifestazione, anche se aveva assicurato che sarebbe stata presente.

Tra i partecipanti c'è stata anche Alessandra Mussolini oltre a diversi testimonial, come Rita Dalla Chiesa, figlia di un generale ucciso dalla mafia, don Aniello Manganiello, parroco di Scampia, e Roberta Moriccioli, il cui padre è deceduto il 4 ottobre dopo essere stato aggredito da una banda di rumeni.

Fonti