È gay, patente sospesa: 100.000 euro di risarcimento

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sabato 12 luglio 2008

Nel 2001 si è dichiarato gay alla visita di leva, all'ospedale di Augusta. Lo hanno esonerato per «disturbi all'identità sessuale». Danilo Giuffrida, oggi ventisettenne, non si immaginava che questo avrebbe portato alla sospensione della patente. La Motorizzazione ebbe infatti una comunicazione dall'ospedale militare perché il ragazzo «non era in possesso dei requisiti di idoneità psicofisica legalmente richiesti per la condotta di automezzi», quindi doveva essere sottoposto ad un nuovo esame di idoneità psico-fisica.

Ma Giuffrida ha fatto ricorso al Tar di Catania perché l'omosessualità non rientra nella categoria della malattia psichica. Inoltre tramite i legali ha presentato richiesta di risarcimento danni morali di 500 000 euro. Con la sentenza di ieri il Tribunale di Catania ha dato ragione al Giuffrida decretando un ammontare di 100 000 euro di danni più le spese processuali, che saranno pagate dai ministeri delle Infrastrutture e della Difesa.

Commenta l'interessato: «È un passo avanti per i diritti civili perché penso che da oggi quello che è accaduto a me non potrà accadere più» «Mi sono sentito diverso soltanto in quel periodo. Sono stati loro a farmi sentire diverso, mentre io non mi sono mai sentito differente dall'altra gente. E invece in questo caso loro mi hanno fatto proprio sentire come un diverso. Però da questa sentenza vedo che non è così: sono loro i diversi».

«Quella emessa dal Tribunale di Catania è la prima sentenza del genere: che punisce il danno esistenziale di una persona che viene discriminata dallo Stato perché omosessuale» ricorda invece il suo avvocato Giuseppe Lipera.

Fonti[modifica]