2 giugno, festa della Repubblica italiana: celebrazioni a Roma

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sabato 2 giugno 2007

Nel giorno in cui ricorre il 61° anniversario del referendum in cui i cittadini italiani hanno deciso che l'Italia sarebbe diventata una repubblica, si è tenuta l'annuale manifestazione a Roma, in via dei Fori Imperiali, dove sono sfilate le forze armate. La manifestazione è intitolata Repubblica e le sue Forze Armate.

La manifestazione ha avuto inizio stamani, quando il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha passato in rassegna le truppe in piazza Venezia, prima di rendere omaggio al Milite ignoto e di osservare, assieme al premier Romano Prodi ed ai Presidenti delle due Camere, un minuto di silenzio presso l'Altare della Patria. In seguito, la cerimonia è proseguita in via dei Fori imperiali, ove sono sfilati circa 6.800 militari. Per primi a sfilare sono stati i carabinieri e la manifestazione si è conclusa con il passaggio in cielo delle Frecce Tricolori.

Poche cose sono cambiate dall'anno scorso: le bande e le fanfare leggermente diminuite dal 2006 e il numero degli aerei delle Frecce Tricolori è stato limitato a 9. Quest'anno si sono aggiunte anche delle delegazioni straniere.

Fischi e applausi per il Presidente del Consiglio Romano Prodi e per Silvio Berlusconi: a quest'ultimo sono stati chieste fotografie e strette di mano, mentre Prodi ha ricevuto incoraggiamenti a continuare la sua azione di governo. Il Presidente della Camera Fausto Bertinotti aveva sulla giacca una spilla, che raffigurava come l'anno precedente la bandiera della pace.

Ad assistere alla manifestazione le più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica Napolitano, il Presidente del Consiglio Prodi, il Presidente del Senato Franco Marini e quello della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti, il Presidente della Corte costituzionale Franco Bile, i ministri Arturo Parisi, Francesco Rutelli, Giuliano Amato, Alessandro Bianchi ed Emma Bonino.

Il presidente Napolitano ha affermato che questa è una ricorrenza da festeggiare uniti.

Il referendum del 1946

Sessantuno anni fa si svolse il referendum per la monarchia e la repubblica, nel quale, vinse la repubblica (10.718.502 voti per la monarchia e 12.718.641 per la repubblica). In seguito ci furono polemiche sull'esistenza di brogli elettorali. L'allora re Umberto II fu esiliato e fu proibito ai discendenti maschi della casata Savoia di mettere piede in Italia. Tale divieto fu abrogato nel 2002 durante il governo Berlusconi.

Fonti