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Aggressione a Borghezio dopo il corteo sulla Tav

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17 dicembre 2005 L'europarlamentare della Lega Nord, Mario Borghezio, è stato aggredito da un numero imprecisato di manifestanti anti-TAV nella tratta ferroviaria Torino-Venezia, poco dopo la stazione di Torino Porta Susa. Borghezio ha riportato una frattura del setto nasale.

Drammatico il racconto del politico leghista: «Mi hanno assalito, colpito in testa, strappato il cappotto - afferma - devo ringraziare due agenti della Polfer, un uomo e una donna, che mi hanno salvato dalla furia di quegli scalmanati, ma anche loro se la sono vista brutta». Proprio gli agenti della Polizia ferroviaria di scorta a Borghezio hanno faticato a proteggere il parlamentare del Carroccio. La situazione è stata riportata alla normalità dai Carabinieri di Chivasso.

Fonti vicine al movimento no-Tav sostengono che la presenza di Borghezio su tale treno sarebbe stata una provocazione intenzionale, attuata peraltro con il supporto delle forze dell'ordine, e che solo grazie al senso di responsabilità dei manifestanti si sarebbe conclusa senza conseguenze ancora peggiori. Le stesse fonti dichiarano che «Borghezio aveva qualche traccia di sangue sul viso, mentre i suoi due accompagnatori apparivano del tutto illesi», fornendo quindi una versione diversa da quella sostenuta dall'europarlamentare, anche per quanto riguarda l'entità delle lesioni.

Deciso il commento del Ministro dell'interno, Beppe Pisanu: «L'aggressione all'onorevole Borghezio ed al poliziotto che ha cercato di proteggerlo, è un atto di intollerabile violenza politica e ci ricorda che gli estremisti sono sempre pronti ad entrare in azione e a sporcare manifestazioni pacifiche come quella che si è svolta oggi a Torino».

Fonti