Assassinato l'ambientalista Jairo Mora Sandoval
domenica 2 giugno 2013
La notte tra il 30 ed il 31 maggio scorso è stato sequestrato ed ucciso all'età di 26 anni l'ambientalista ed attivista costaricano Jairo Mora Sandoval, impegnato nella difesa delle tartarughe liuito (Dermochelys coriacea). Con le sue azioni di pattugliamento notturno aveva ostacolato i bracconieri che, rubando le uova dai nidi, stanno portando questa specie all'estinzione. Inoltre, attraverso una petizione on line, era riuscito ad ottenere l'intervento della polizia, destando forse un'attenzione indesiderata dai trafficanti di droga locali.
Antefatti
La riserva naturale Santuario de Vida Silvestre Costa Rica è ubicata nella provincia di Limón, in Costa Rica, ad una decina di chilometri dal capoluogo. La riserva è stata istituita nel 2009[1] su un territorio acquistato da Vanessa Lizano che comprende 16 chilometri di spiagge,[2] luogo di riproduzione delle tartarughe marine. Jairo Mora vi operava quale volontario dell'associazione ambientalista nonprofit Wider Caribbean Sea Turtle Conservation Network (WideCast),[3] nell'ambito del programma di protezione avviato nel 2010 presso il Santuario de Vida Silvestre.[2]
Le tartarughe marine sono protette dalla legislazione nazionale del Costa Rica, ma negli ultimi anni si è registrato un aumento delle attività illegali di bracconaggio.[3][4] Le uova rubate possono essere vendute sul mercato nero ad un dollaro l'una[5] e un bracconiere può arrivare ad incassare fino a 300 dollari per una notte di lavoro.[3] A testimonianza della stessa Vanessa Lizano, l'organizzazione aveva già ricevuto minacce dai contrabbandieri, infastiditi dalle loro azioni conservazionistiche e di contrasto all'attività illegale.[3]
Il 2 aprile 2013, Jairo Mora aveva rivolto un appello su Facebook ai propri sostenitori perché si unissero a lui nel chiedere una maggiore protezione da parte della polizia locale.[4] Aiuto che era giunto da parte della polizia di Limón e della guardia costiera dopo che, il 6 maggio, un elevato numero di uova era stato rubato dalla Moín Beach.[4]
Assassinio
La sera del 30 maggio 2013, Jairo Mora ed algtre quattro volontarie - tre statunitensi ed una spagnola - pattugliavano la Moín Beach nella provincia di Limón.[4] Approssimativamente alle 11:30, Mora era sceso dalla jeep che guidava per rimuovere un tronco d'albero che ostruiva il percorso quando fu aggredito da almeno cinque uomini mascherati ed armati di pistole. Mentre Mora veniva portato via, un uomo guidò la jeep con le ragazze a bordo presso una vicina casa abbandonata dove vennero loro sequestrati i cellulari, i soldi e ogni loro altro possesso.[6] Quando l'uomo lasciato di guardia se ne andò, le quattro volontarie riuscirono a fuggire e ad avvisare la polizia del sequestro.[4]
Il corpo nudo di Jairo Mora fu ritrovato la mattina seguente sulla spiaggia.[6] Mora era stato prima colpito alla testa con un ogetto contundente e poi ucciso con un colpo di pistola, con le mani legate dietro la schiena.[5]
Quella notte erano in servizio nell'area cinque poliziotti ed erano stati in contatto radio con Mora prima del suo rapimento. Tuttavia, l'obiettivo del pattugliamento era rivolto più alla protezione delle spiagge che non dei volontari, come confermato dal capo della polizia Erick Calderón, e l'area era molto vasta, oltre che completamente al buio.[4]
Reazioni
La notizia dell'omicidio di Jairo Mora ha raggiunto un'eco internazionale.[7][3] L'ambasciata statunitense in Costa Rica ha espresso la propria disaprrovazione per l'omicido,[5] così come la presidentessa del Costa Rica, Laura Chinchilla Miranda, che l'ha definito un'azione «spregevole».[6]
La polizia ha dichiarato che il movente dell'omicidio non è ancora stato determinato. Tra le persone più vicine a Jairo Mora, Vanessa Lizano sospetta che i contrabbandieri siano coinvolti nel delitto.[3] Didiher Chacon, direttore di WideCast, imputa l'omicidio ai trafficanti di droga - che spesso sono anche bracconieri - e che potrebbero essere stati infastiditi nei loro traffici dal pattugliamento notturno delle spiagge.[4][5]
A seguito della morte di Jairo Mora, WideCast ha sospeso il pattugliamento delle spiagge. Sebbene ciò fosse probabilmente l'obiettivo dei suoi asassini, l'associazione non può al momento rischiare altre vite umane per il progetto.[4]
Fonti
- [EN] – «Jairo Mora Sandoval Dead: Noted Costa Rican Environmentalist Killed» – Associated Press, 31 maggio 2013.
- [EN] – Lindsay Fendt «Turtle conservationist Jairo Mora Sandoval found murdered on Playa Moín in Costa Rica» – Tico Times.net, 31 maggio 2013.
- [EN] – «Costa Rica poachers 'kill turtle activist'» – BBC, 31 maggio 2013.
- [ES] – Hulda Miranday, Diego Bosque «Defensor de tortugas asesinado suplicó por patrullaje en Limón» – La Nación, 1 giugno 2013.
- Paolo Manzo «Ucciso l'ecologista che difendeva i nidi delle tartarughe giganti» – La Stampa, 2 giugno 2013.
Note
- ↑ [EN] Wildlife Sanctuary. Costa Rica Wildlife Sanctuary. URL consultato il 2 giugno 2013.
- ↑ 2,0 2,1 [EN] Sea Turtle Program. Costa Rica Wildlife Sanctuary. URL consultato il 2 giugno 2013.
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 BBC, fonte cit., 31 maggio 2013.
- ↑ 4,0 4,1 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 4,7 Lindsay Fendt, fonte cit., 31 maggio 2013.
- ↑ 5,0 5,1 5,2 5,3 Associated Press, fonte cit., 31 maggio 2013.
- ↑ 6,0 6,1 6,2 Hulda Miranday, Diego Bosque, fonte cit., 1 giugno 2013.
- ↑ Paolo Manzo, fonte cit., 2 giugno 2013.
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