Attacco armato a un insediamento dell'AGIP in Nigeria

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Nigeria, giovedì 7 dicembre 2006

Percorso del fiume Niger ed il suo delta

Questa mattina, alle 5.00 ora locale, tre lavoratori italiani ed un libanese impiegati in una stazione di pompaggio dell'AGIP in Nigeria, nello stato di Bayelsa presso il delta del Niger, sono stati sequestrati da guerriglieri nigeriani. I rapiti sono Francesco Arena, Cosma Russo, Roberto Dieghi, e il libanese Imad Abed.

Secondo una prima ricostruzione degli avvenimenti, il gruppo armato, dopo un primo tentativo respinto di assalto all'impianto di estrazione del greggio, si è diretto verso gli alloggi dei lavoratori, sequestrandone alcuni.

Nello scontro a fuoco è rimasto vittima anche un bambino nigeriano.

La rivendicazione del rapimento è giunta attraverso una e-mail a France-Press. I tecnici sono stati rapiti dal MEND, Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger. Le richieste del MEND sono la liberazione di Diepreye Alamieyeseigha, governatore di Bayelsa, e di Alhaji Dokubo Asari, leader e fondatore del MEND. Viene inoltre chiesto un riscatto quale risarcimento per i danni ambientali provocati dall'estrazione del petrolio e per il saccheggio delle risorse del delta del Niger.

Attorno al MEND sono riunite una cinquantina di gruppi più piccoli, come il Niger Delta People's Volunteer Force, l'Ijaw Youth Congress, l'Ijaw National Congress e l'Egbesu Boys.

Gli ostaggi comunicano[modifica]

Francesco Arena e Roberto Dieghi, in una telefonata all'agenzia Reuters, concordata con l'organizzazione del MEND, hanno comunicato di stare bene, anche se si sentono preoccupati per la durata del sequestro. Attualmente si trovano nella giungla, ed hanno dichiarato di non essere a conoscenza di eventuali contatti per il rilascio a seguito del pagamento di un riscatto.

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Fonti[modifica]