Berlusconi: Il Lodo Alfano? Non mi serve! Anzi no

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martedì 26 ottobre 2010

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi

Se solo pochi giorni fa, in un'intervista alla tedesca Frankfurter Allgemeine Zeitung, Silvio Berlusconi dichiarava la propria estraneità a ogni iniziativa sulla riproposizione del Lodo Alfano e, anzi, giungeva a dichiarare di non averne alcun bisogno, oggi emerge invece il ben diverso tenore delle dichiarazioni affidate a un'intervista concessa a Bruno Vespa, per il suo ultimo libro, Il cuore e la spada. 1861-2011. Storia politica e romantica dell'Italia unita, in uscita a breve, per i tipi della Rai Eri e Mondadori

Lo scudo giudiziario? È utile! Anzi, necessario, di fronte a una magistratura che (sono parole del premier) sarebbe coinvolta in un gioco politico ai danni della sua figura.

E nella stessa intervista, di cui oggi sono trapelate alcune anticipazioni, rispunta l'idea di una commissione parlamentare d'inchiesta sulla magistratura: sarebbe infatti imminente, secondo il premier, un'iniziativa autonoma di alcune componenti parlamentari, contenente la proposta istitutiva della commissione d'inchiesta. Non è un'idea nuova. Quella commissione, Berlusconi l'aveva già preannunciata, poco meno di un mese fa, in un'esternazione rivolta un gruppo di fan, raccoltisi davanti a Palazzo Grazioli appena dopo che il premier aveva incassato la fiducia alla Camera dei deputati. Ma quella che sembrava un'allocuzione improvvisata o una boutade estemporanea, assume ora uno spessore ben concreto. Quella commissione, ribadisce Berlusconi, sarebbe necessaria non per lui ma per il bene della collettività: la sua istituzione sarebbe «un'iniziativa a difesa dei cittadini, ma anche delle migliaia di giudici per bene che lavorano seriamente e che per colpa di pochi vedono diminuire la fiducia degli italiani anche nei loro confronti».

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Fonti[modifica]