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Annozero: bufera sulla puntata dedicata al V2 Day

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venerdì 2 maggio 2008

Vittorio Sgarbi

Ieri sera ad Annozero, il programma di Michele Santoro, sono piovute parole pesanti. La puntata era dedicata al V2 Day di Beppe Grillo, che è stato tenuto il 25 aprile scorso, a Torino, dal comico ligure, in contemporanea a centinaia di altri appuntamenti organizzati in Italia e all'estero, e che hanno tra l'altro consentito di raccogliere centinaia di migliaia di firme per i 3 referendum proposti (abolizione della Gasparri, dell'Ordine dei giornalisti, del finanziamento pubblico ai giornali) da parte di Grillo.

Dai grandi schermi televisivi delle pareti dello studio scorrevano le immagini un Beppe Grillo scatenato, sagoma scura stagliantesi contro un cielo moderatamente nuvoloso, che tuonava contro il sistema dell'informazione che in sostanza, a suo dire, non ha indipendenza e non informa correttamente i cittadini, pur incassando oltre un miliardo d'euro l'anno in contributi. Le affermazioni di Grillo su Umberto Veronesi (ribattezzato «cancronesi»), e sul sonno di 'Morfeo' Napolitano, benché già apparse sul suo blog e negli spettacoli dal vivo, hanno suscitato le ire di Claudio Petruccioli, che ha seccamente condannato l'accaduto, dicendo che «a nessuno, quindi neppure a Michele Santoro, è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l'appalto di fatto della tv pubblica a terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente. Chi è responsabile di un programma non lo è solo per quanto dice personalmente, ma per tutto quel che, nel programma stesso, avviene; non ci sono "zone franche". Anche Santoro, come tutti coloro che in Rai lavorano e con la Rai collaborano, ha il dovere non eludibile di tutelare la dignità e il prestigio del servizio pubblico».

Santoro si difende dicendo che non ha fatto altro che trasmettere una parte dello spettacolo/comizio di Grillo, affermando: «Tutti i partecipanti ad Annozero, compreso Marco Travaglio, che aveva preso parte al V-Day, hanno avuto espressioni di critica e avanzato rilievi nei confronti di Grillo; c'è stato anche chi l'ha insultato con estrema violenza. Le affermazioni di Beppe Grillo sul Presidente Napolitano, già presenti nelle cronache di tutti i giornali italiani, sono state riportate senza la volontà di farle proprie. Non riportarle avrebbe rappresentato, a mio parere, una grave omissione e una censura. La Rai - prosegue Santoro - appartiene infatti al pubblico e non ai partiti e la libertà d'espressione è tutelata dalla Costituzione Repubblicana»

Enzo Biagi, nel 2006

Tuttavia anche la Commissione di Vigilanza Rai condivide la preoccupazione di Petruccioli e definisce «linciaggio mediatico» la risonanza data agli attacchi al capo dello Stato e a Umberto Veronesi. Proteste anche dal Forum italiano di Europa Donna, il movimento fondato da Umberto Veronesi che riunisce oltre 80 associazioni di donne operate al seno, che ha definito «gravissima la diffusione di accuse infamanti e ingiustificate avvenuta da parte di Grillo e rilanciata ampiamente dalla trasmissione tv».

La puntata di Annozero non si è contraddistinta solo per questo, perché parole molto grosse sono volate anche dentro lo studio tra i presenti. Tra gli ospiti non coinvolti nella bagarre c'era il cantante degli Afterhours, che era reduce dalla grande giornata del 1 maggio a Roma, dove in Piazza S. Giovanni si è radunata una folla stimata in circa mezzo milione di persone (era più piena del solito ha commentato).

Chi non ha avuto nessuna intenzione di mettere la discussione in un piano di serena dialettica è stato invece Vittorio Sgarbi, che quasi gomito a gomito con Marco Travaglio lo ha interrotto in continuazione e lo ha insultato pesantemente. Sgarbi ha dato a Travaglio dello stronzo, della faccia di .. niente, e così via. Ha insultato e attaccato anche Norma Rangeri, del Manifesto, pure presente in studio in un compito difficile (era già stata ospite di Annozero in un'altra puntata dedicata a Grillo), quello di difendere sia la libertà di informazione sul V2 Day che di non approvarne i contenuti (sul finanziamento pubblico ai giornali).

Marco Travaglio

Ma è stato sopratutto Travaglio il bersaglio di Sgarbi. Oltre agli insulti diretti, lo ha interrotto più volte quando questi stava dicendo che Enzo Biagi è stato cacciato dalla Rai, cosa che Sgarbi invece ha smentito con veemenza. Sgarbi ha anche cercato di interrompere i filmati andati in onda ad Annozero su Grillo, soprattutto quando questi ha cominciato ad elencare i finanziatori di Umberto Veronesi. Si è alzato, ha fatto un giro attorno alla sedia e poi si è avvicinato a Santoro intimandogli di interrompere il filmato perché è «diffamazione» (mentre Santoro gli ha replicato che sostanzialmente stava esercitando il diritto di cronaca).

Travaglio, tra una interruzione e un'altra ha continuato con freddezza ad esporre i suoi argomenti, ma ha anche ricambiato le attenzioni veementi di Sgarbi con qualche battuta veloce, come la richiesta, durante uno dei suoi sfoghi verbali più violenti, di farlo portare via dalla Neuro Deliri. Anche sulla diffamazione ha avuto la sua: «ha parlato l'esperto». Non ha risposto, invece, quando Sgarbi gli ha chiesto di parlare della condanna che ha avuto in un processo recente contro Mediaset.

Alla fine della trasmissione Vauro ha presentato le sue solite vignette satiriche, ma per prima cosa ha iniziato con una ironica richiesta a Sgarbi: «Siccome ha dato dello stronzo a tutti, per favore dia di stronzo anche a me» (Sgarbi ha assicurato: «non sarai risparmiato» ma non ha mantenuto l'impegno). Poi ha sciorinato la solita decina di vignette fatte 'dal vivo', e infine ha avuto l'ultima frase disponibile prima della 'sfumatura': per dire telegraficamente che sì, Enzo Biagi è stato veramente cacciato dalla Rai.

Stasera al TG4 delle 19:00 Emilio Fede, nel dare notizia dell'attacco di Petruccioli ad Annozero, ha attaccato Michele Santoro augurandosi che «levi le tende dalla RAI», per avere concorso ad insultare il presidente Napolitano e Veronesi. Nessuna menzione, invece, al comportamento e delle parole di Sgarbi.

Fonti