Cagliari: 26 giorni in carcere da innocenti, due giovani assolti dall'accusa di violenza sessuale

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martedì 31 maggio 2011

Erano stati accusati da una giovane mamma, rimasta anonima, probabilmente perché quest'ultima temeva di confessare al marito e alle amiche di essersi appartata volontariamente con degli estranei. Per questo due giovani, Davide Matzeu e Samuel Apogeo, hanno trascorso 26 giorni in carcere, dove la legge non scritta dei detenuti non prevede alcuna sentenza: basta il sospetto e sei marchiato. «Vi uccidiamo» urlavano dalle celle. Ci sono voluti due anni perché la verità venisse a galla: la ragazza aveva mentito. Davide e Samuel per questo sono stati assolti per non aver commesso il fatto, come richiesto dallo stesso pubblico ministero.

L'accusatrice, la notte tra il 4 e il 5 dicembre dl 2009, accettò un passaggio da parte dei due giovani che hanno poi dichiarato: «Quando le abbiamo domandato dove dovevamo portarla non ha risposto, continuava a ridere, diceva “voi dove andate?”». Alla fine l'auto si fermò in un parcheggio sterrato, dove ebbe luogo il presunto stupro. La donna aveva mandato un sms all'amica rimasta in discoteca, scrivendole «aiuto, non so dove mi stanno portando». Preoccupata, l'amica aveva chiamato la polizia.

Fonti[modifica]