Calcio, Mondiali 2010: l'Italia perde 3-2 con la Slovacchia ed è fuori

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Róbert Vittek è l'autore di due delle tre reti slovacche nell'incontro odierno

Johannesburg, giovedì 24 giugno 2010
È finita al primo turno, dopo sole tre partite, l'avventura della Nazionale italiana allenata da Marcello Lippi ai Mondiali di calcio in Sudafrica. Fatale agli azzurri la sconfitta per 2-3 nel terzo, decisivo, incontro con l'esordiente Slovacchia di Marek Hamšík, che si va ad aggiungere ai due deludenti pareggi nei precedenti incontri con Paraguay e Nuova Zelanda. E se non è una "Corea", poco ci manca: gli azzurri erano infatti i campioni uscenti ed erano stati inseriti in un girone che, al momento del sorteggio, era stato etichettato come "facile".

Con la sconfitta con la Slovacchia, che passa il turno come seconda dietro al Paraguay, l'Italia chiude il girone F all'ultimo posto con soli due punti, dietro anche alla Nuova Zelanda, che viene eliminata, ma che chiude imbattuta. Curiosamente, sono uscite al primo turno le prime due squadre del mondiale di Germania 2006: oltre all'Italia, anche la Francia, vicecampione, ha lasciato mestamente il mondiale. Non era mai successo.

Non accadeva dai Mondiali in Germania del 1974 che gli azzurri uscissero al primo turno. In precedenza era successo nel 1950, nel 1954, 1962 e nel 1966 (quelli della "fatal Corea"), ma non era mai accaduto che l'Italia finisse ultima nel girone della prima fase eliminatoria e che non vincesse nemmeno una partita. Da campioni del mondo in carica, gli azzurri erano usciti al primo turno nel 1950 (bisogna però anche dire che erano passati 12 anni dall'ultimo mondiale per via della guerra), mentre l'ultima volta in cui l'Italia era detentrice del trofeo, nel 1986 in Messico, fu "stoppata" agli ottavi dalla Francia di Michel Platini.

Oltre all'Italia, era già capitato ad altre due nazionali dedentrici del titolo di uscire al primo turno, segnatamente al Brasile nel 1966 e alla Francia nel 2002. Per la cronaca, la Slovacchia è andata in goal due volte con Vittek (1-0 e 2-0) e una con Kopúnek (3-1), mentre per l'Italia sono andati a segno Di Natale e Quagliarella nei minuti finali (1-2 e 2-3).

Con l'amaro addio al Sudafrica, che evidentemente non porta troppa fortuna agli Azzurri (a cui toccò la stessa sorte nella Confederations Cup dell'anno scorso, anche se allora vinsero almeno una partita), si chiude un ciclo, compreso quello in panchina, con Marcello Lippi che lascia il suo posto a Cesare Prandelli. Per contro, con questa vittoria, la Slovacchia raggiunge il secondo posto e conquista la qualificazione agli ottavi di finale.

CRONACA DELL'INCONTRO - Slovacchia e Italia si sfidano nell'ultima giornata del girone F, dopo aver raccolto rispettivamente 1 punto e 2 punti nei due turni precedenti, ma con intatte possibilità di qualificazione agli ottavi: all'Italia una vittoria garantirebbe la certezza del passaggio del turno, ma potrebbe bastare anche un pareggio (se non vince la Nuova Zelanda), mentre gli slovacchi sono costretti a vincere per restare nel torneo (ma potrebbe anche non bastare, nel caso di una contemporanea vittoria della Nuova Zelanda).

Fischio d'inizio della gara alle ore 16.00 all'Ellis Park, "tempio" del rugby in Sudafrica agli ordini dell'arbitro inglese Howard Webb: gli azzurri si caricano a vicenda al termine dell'esecuzione dell'Inno di Mameli, ma in campo appaiono contratti e lasciano spazio e campo agli slovacchi.

Il primo campanello d'allarme per la difesa italiana scatta gia al 5' quando Hamšík viene imbeccato da un passaggio filtrante: l'attaccante del Napoli mette però malamente fuori di sinistro da buona posizione. Azione quasi in fotocopia al 24', ma stavolta Vittek fa centro con un tiro a fil di palo su cui Marchetti non può nulla: 1-0.

Nel corso del primo tempo, è poi sempre la Slovacchia a rendersi pericolosa. L'unico pericolo creato dagli azzurri è un quasi autogoal di Martin Škrtel, che, per mettere in angolo, per poco non sorprende il proprio portiere Ján Mucha con un colpo di testa. Si va così al riposo con il punteggio di 1-0 per la Slovacchia.

Ad inizio ripresa, Lippi effettua subito due cambi, facendo entrare Christian Maggio e Fabio Quagliarella al posto di Domenico Criscito e Gennaro Gattuso. I cambi sembrano dare qualche frutto, e la squadra, impalpabile nei primi 45' minuti, riesce a rendersi più pericolosa. L'occasione più ghiotta capita a Quagliarella, che al 65' si trova la porta spalancata, ma il difensore slovacco Škrtel salva sulla linea a Mucha battuto.

Al 73', la Slovacchia riesce però a portarsi sul 2 a 0. La squadra di Vladimír Weiss batte un calcio d'angolo (contestato dagli azzurri): la difesa avversaria rinvia di testa, ma la palla capita sui piedi di Hamšík, che dalla destra mette in mezzo; il più lesto ad intervenire è Vittek, che da pochi passi fulmina Marchetti insaccando sul primo palo. A quel punto per gli azzurri sembra davvero finita, ma nei 10 minuti finali succede un po' di tutto.

All'80', Quagliarella viene servito in area da Vincenzo Iaquinta: Mucha respinge, ma sulla palla si avventa Di Natale che mette dentro a porta vuota. Gli azzurri ora ci credono: all'83' palla in mezzo dalla sinistra per Quagliarella che mette dentro, ma l'illusione del clamoroso pareggio dura soltanto pochi secondi, in quanto il goal viene annullato per un millimetrico fuorigioco. Cinque minuti dopo la difesa italiana si fa però sorprendere da una rimessa laterale che mette il neo-entrato Kopúnek a tu per tu con Marchetti, beffato da un pallonetto: 3-1. A riaccendere le flebili speranze italiane ci pensa Quagliarella, che beffa Mucha con un pallonetto dal limite che si insacca all'incrocio dei pali: 2-3. Dopo il gol, si accende un parapiglia e gli stessi Quagliarella e Mucha vengono ammoniti.

L'arbitro concede 4' minuti di recupero e proprio al 94' c'è spazio per l'ultima chance di pareggio per l'Italia: spiovente dalla destra che giunge sui piedi di Simone Pepe, ma il neo-juventino "buca" la palla di destro. Su quel tiro si spengono le speranze di una rocambolesca qualificazione per l'Italia. Al fischio finale, c'è spazio solo per i festeggiamenti dei giocatori e dei tifosi slovacchi e per le lacrime di Quagliarella, consolato da Fabio Cannavaro.

L'ALTRO INCONTRO: NUOVA ZELANDA - PARAGUAY- Nella giornata della disfatta azzurra, il Paraguay e la Nuova Zelanda disputano a Polokwane una partita quasi priva di grandi emozioni, con la formazione sudamericana poco brillante, che comanda il gioco ma sterilmente, creando un paio di occasioni nella ripresa, nelle quali Mark Paston se la cava senza particolari problemi. Finisce 0-0 con il Paraguay che mantiene la prima posizione, mentre la Nuova Zelanda chiude eliminata ma imbattuta.

Classifica

Concluse le sei gare del Gruppo F, la situazione delineatasi in classifica è la seguente:

Squadra P.ti G V P S GF GS DR
Paraguay 5 3 1 2 0 3 1 2
Slovacchia 4 3 1 1 1 4 5 -1
Nuova Zelanda 3 3 0 3 0 2 2 0
Italia 2 3 0 2 1 4 5 -1

Fonti