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Catturato il sagrestano cingalese accusato di aver fatto a pezzi una studentessa

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21 agosto 2006

Una chiesa di Brescia

È stato catturato, dopo due giorni di ricerche, Wimal Chamila Ponnamperumage, meglio conosciuto come "Camillo", il sagrestano cingalese della chiesa di San Gaudenzio di Brescia, sospettato di aver ucciso, fatto a pezzi e rinchiuso in alcuni sacchetti di plastica Elena Donati, una studentessa ventenne della città. Il 23enne cingalese è stato fermato da una volante della polizia in corso Magenta, mentre stava raggiungendo lo studio di un avvocato, dopo che la comunità di cui faceva parte lo aveva convinto a costituirsi.

Il sagrestano era scomparso dopo aver detto allo zio che la ragazza era rimasta uccisa durante una lite all'ora di chiusura, cadendo e sbattendo la testa contro il portone. Gli inquirenti non hanno creduto a questa versione, soprattutto dopo che la salma è stata ritrovata in una scala secondaria, con mani e piedi legati, del nastro adesivo sugli occhi ed il cadavere vilipeso ed occultato all'interno di sacchetti di plastica.

L'accusa per l'uomo è di omicidio volontario, ma resta ancora da capire il perché di questa follia omicida.

Fonti