Cina, a cinque giorni dal sisma continuano le scosse d'assestamento. I morti potrebbero essere 50mila
sabato 17 maggio 2008
Terremoto nel Sichuan |
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Una nuova scossa d'assestamento ha colpito la contea di Lixian (Cina), a poca distanza da quella devastata dal sisma di lunedì scorso. La magnitudo è stata di 5.9 gradi della Scala Richter. Il nuovo sisma ha provocato altri danni: una frana ha seppellito varie automobili e diverse strade sono state danneggiate.
L'agenzia di stampa Nuova Cina, continua a fornire bilanci sulla tragedia: sono quasi 29.000 i morti accertati, sebbene il governo tema che la cifra possa raggiungere le 50.000 unità. I senzatetto sono 5 milioni.
I soccorritori sono comunque riusciti a trarre in salvo dalle macerie di abitazioni ed edifici pubblici diverse decine di persone, tra le quali molti bambini, sorpresi dal sisma mentre erano a scuola. Il presidente Hu Jintao, giunto nella zona del disastro, ha incontrato alcuni sopravvissuti, per poi spronare i soccorritori a fare tutto il necessario per salvare quanta più gente possibile.
I crolli delle scuole hanno scatenato controversie, giunte fino a Pechino. Nel ribadire la priorità assoluta del salvare i sopravvissuti, il vice-ministro delle costruzioni Jiang Weixiang, ha affermato che, una volta le acque si saranno calmate, verranno aperte inchieste per verificare se vi fossero difetti nella progettazione degli edifici. Le costruzioni del Sichuan, ha comunque precisato il vice-ministro, sono studiate per resistere a sismi di magnitudo non superiore al grado 7. Il terremoto di lunedì ha sfiorato gli 8 gradi.
Fonti governative hanno comunicato che «persone qualificate, cinesi e/o straniere» potranno, a situazione normalizzata, fare richiesta di adozione per i bambini rimasti orfani, che nel frattempo saranno aiutati dalle autorità locali. A Beichuan, questa mattina, il lago che si era formato dopo il sisma è straripato, costringendo i sopravvissuti e i soccorritori a rifugiarsi sulle alture.
Nella tragedia, non sono mancati momenti di speranza. A cinque giorni (124 ore) trascorsi dal sisma, continuano ad essere tratte in salvo persone ancora in vita rimaste intrappolate tra le macerie. Gli ultimi rapporti[1] riferiscono che:
- Una donna di 31 anni, è stata liberata dalle macerie di un impianto chimico a Longhua;
- A Yingxiu un uomo di 33 anni è stato recuperato da una squadra di vigili del fuoco arrivati da Shanghai;
- In un tempio taoista vicino a Yinghua sono stati estratti due monaci ancora vivi.
Tedesca è l'unica vittima non cinese finora accertata, un uomo il cui cadavere aspettava di essere identificato da venerdì. Salvo, invece, un insegnante francese 38enne, individuato in un campo per sfollati. Per lui si è mobilitato il console francese Jacques Dumazy, rendendo noto che a breve verrà trasferito a Chengdu, città nella quale sono stati portati anche cinque studenti sudcoreani, soccorsi nella contea del Wenchuan e trasferiti in elicottero.
Tabella riassuntiva del bilancio delle vittime
Regione | Vittime stimate | |
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Sichuan | Mianyang | 11.874 |
Deyang | 10.341 [2] | |
Guangyuan | 2.586 | |
Chengdu | 4.156 | |
Ngawa | 2.871 | |
Altre province | 126 | |
Totale | 28,389 | |
Gansu | 364 | |
Shaanxi | 112 | |
Henan | 2 | |
Hubei | 1 | |
Yunnan | 1 | |
Bilancio vittime: | 32.477 [3] |
Galleria
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Una donna estratta viva dalle macerie.
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Numerose frane hanno bloccato le strade.
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Un'automobile colpita da massi franati dai pendii.
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La pioggia ha reso più difficoltose le operazioni di soccorso e recupero delle vittime.
Note
- ↑ ANSA - APCOM. Sisma Cina; piogge nel Qingchuan, cresce il rischio inondazioni. Quattro persone salvate a cinque giorni dal terremoto. 17-05-2008.
- ↑ ZH Earthquake Damage in Deyang, Official website of Deyang Government, May 17, 2008.
- ↑ Cina: 32.477 le vittime del terremoto, Corriere della Sera, 18 maggio 2008.
Fonti
- «Cina: terremoto, 28mila morti per il governo» – Corriere della Sera, 17 maggio 2008.
- «Terremoto in Cina: lago straripa, migliaia in fuga» – ANSA, 17 maggio 2008.
- «Terremoto in Cina, i morti sono 29mila Lago fa paura, migliaia in fuga a Beichuan» – Corriere della Sera, 17 maggio 2008.
- «Cina, nuova scossa d'assestamento I morti sono ormai oltre 22mila» – la Repubblica, 16 maggio 2008.
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