Condannata per aver falsamente denunciato il vicino di averla accoltellata

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mercoledì 5 gennaio 2011

Una donna che aveva falsamente accusato il vicino di averla accoltellata è stata condannata a nove mesi di carcere con pena sospesa. È successo nel Regno Unito. L'uomo era stato arrestato e posto in custodia cautelare in seguito alla dichiarazione mendace; dopo aver dato una dettagliata descrizione del propri movimenti, la testimonianza di tre persone e filmati di telecamere di sorveglianza hanno provato la falsità dell'accusa.

Kay Louise Conlon è apparsa in tribunale confessandosi colpevole di aver deviato il corso della giustizia: la giudice Rachel Hudson ha comunque deciso di sospendere la "inevitabile" sentenza dopo aver appreso la storia passata della donna, segnata da una malattia del motoneurone di cui soffriva la madre e dall'alcool, disponendo che essa rimanga sotto supervisione per diciotto mesi e in terapia contro gli alcolici per sei. La Conlon aveva dichiarato alle autorità che Scott Laver l'aveva aggredita con un coltello da quattro pollici; gli agenti l'avevano effettivamente trovata sanguinante, e per questo hanno arrestato il signor Laver. Solo successivamente si è scoperto che la donna si era inventata tutto.

L'imputata non aveva precedenti penali, ma in passato, ubriaca, aveva accusato falsamente un uomo di violenza sessuale, e conseguentemente le era stato fatto un avvertimento.

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