Coppa Davis 2013: Italia eliminata
lunedì 8 aprile 2013 Si è conclusa ieri la tre giorni dedicata al tennis per squadre nazionali maschili, con la disputa del secondo turno di Coppa Davis, corrispondente ai quarti di finale. Passano il turno in ordine alfabetico Argentina, Canada, Repubblica Ceca e Serbia, che hanno la meglio rispettivamente su Francia, Italia, Kazakistan e Stati Uniti.
Gruppo Mondiale
[modifica]Nel cemento del Thunderbird Sports Centre di Vancouver si affrontano due squadre poco o per nulla avvezze al tennis di alto livello: l'Italia non raggiungeva i quarti di finale dal 1998, quando si qualificò alla finale; il Canada invece aveva superato gli ottavi per la prima volta nella sua storia sconfiggendo la pur rimaneggiata Spagna nel primo turno. Fin dalla vigilia era chiaro che l'incontro che avrebbe con ogni probabilità deciso il match sarebbe stato il doppio, da disputarsi come sempre nel corso della seconda giornata. Milos Raonic veniva infatti dato per favorito nei due singolari contro Fabio Fognini e Andreas Seppi, mentre i due italiani sembravano partire favoriti contro Vasek Pospisil. Ed effettivamente le previsioni della prima giornata si sono avverate, con il successo di Seppi (n°19) contro Pospisil (n°140) nel primo incontro, dopo una maratona conclusasi 5-7, 4-6, 6-4, 6-3, 6-3 per l'altoatesino, in tre ore e un quarto di gioco. Ci pensa Raonic (n°16) a ristabilire la parità sconfiggendo Fognini (n°31) in tre combattuti set 6-4, 7-6[4], 7-5. Il doppio schiera il 40enne e specialista Daniel Nestor a fianco di Pospisil contro Daniele Bracciali e Fognini: 6-3, 6-4, 3-6, 3-6, 15-13 il risultato finale dopo 4 ore e 27 minuti di gioco. La terza giornata si apre con la vittoria di Raonic su Seppi in quattro set 6-4, 6-4, 3-6, 7-5, dove il giovane canadese mette di nuovo in mostra le sue eccezionali doti al servizio, mettendo a segno ben 35 ace (25 contro Fognini). L'ultimo incontro previsto tra Pospisil e Fognini è stato quindi annullato dal momento che il Canada aveva già conquistato la matematica qualificazione. I nordamericani se la vedranno in semifinale contro la Serbia.
L'incontro fra Stati Uniti e Serbia ha seguito più o meno lo stesso copione di Canada-Italia, con la differenza che a passare il turno sono stati gli ospiti. Andato in scena sul cemento della Taco Bell Arena di Boise, l'incontro si preannunciava molto equilibrato. Da una parte il fuoriclasse Novak Djoković, numero 1 al mondo, era dato per ovvio favorito nei due singolari che avrebbe disputato contro John Isner (n°23) e Sam Querrey (n°20); dall'altra parte di due americani avevano i favori del pronostico contro Viktor Troicki (n°44), seppure con un divario non certo insormontabile per il tennista serbo. Il doppio avrebbe messo di fronte i gemelli Bob e Mike Bryan, numeri 1 nella specialità, contro i pur bravi Ilija Bozoljac e Nenad Zimonjić. La prima giornata si chiude sull'1-1: alla vittoria di Djoković su Isner 7-6[5], 6-2, 7-5, risponde Querrey in cinque set su Troicki 7-6[1], 3-6, 4-6, 6-1, 6-4. La sorpresa si verifica nella seconda giornata, dove i gemelli Bryan vengono sconfitti dalla coppia serba 7-6[5], 7-6[1], 5-7, 4-6, 15-13. Chiude la contesa Djoković in apertura di terza giornata contro Querrey 7-5, 6-7[4], 6-1, 6-0. Non disputato l'incontro fra Isner e Troicki. La Serbia disputerà la semifinale contro il Canada.
Sulla terra rossa del Parque Roca di Buenos Aires ha luogo l'eliminatoria più emozionante di questi quarti di finale, sia nel risultato finale sia nelle premesse, dal momento che si affrontano l'Argentina e la Francia, ovvero numero 3 e numero 5 al mondo rispettivamente. Nonostante a livello di ranking i francesi schierino una squadra ben più quotata con i singolaristi Jo-Wilfried Tsonga (n°8) e Gilles Simon (n°13) e al doppio Julien Benneteau e Michaël Llodra, contro il secondo tennista argentino (Del Potro è infatti assente) Juan Mónaco (n°19), Carlos Berlocq (n°71), e Horacio Zeballos e David Nalbandian al doppio, il caloroso pubblico di casa fa la differenza. Già dal primo incontro si capisce che il ranking non avrebbe influito granché sui match: Tsonga riesce ad avere la meglio su Berlocq solo dopo il quinto set 4-6, 6-2, 6-3, 5-7, 6-2; ci pensa poi Mónaco a pareggiare i conti sconfiggendo Simon abbastanza agevolmente 7-6[2], 6-2, 6-4. Il doppio arride alla coppia argentina che si impone su quella francese in quattro set 3-6, 7-6[3], 7-5, 6-3. Unico incontro veramente senza storia quello che vede protagonisti Mónaco e Tsonga, con il francese che asfalta l'avversario con un 6-3, 6-3, 6-0 che non lascia spazio a dubbi. Si rende così necessario il quinto e ultimo incontro per stabilire il passaggio del turno, con la vittoria dell'argentino Berlocq su Simon 6-4, 5-7, 6-4, 6-4. L'Argentina affronterà in semifinale i campioni in carica della Repubblica Ceca.
Orfani del numero 6 al mondo Berdych e con un Radek Štěpánek ormai nella fase finale della sua carriera e adoperato solo nel doppio, l'incontro fra kazaki e cechi si preannunciava come quello con il profilo più basso, considerando il ranking dei giocatori partecipanti. Da una parte Mikhail Kukushkin (n°156), Evgenij Korolëv (n°187) e Andrej Golubev (n°205), con lo stesso Golubev e Yuri Schukin impegnati nel doppio; dall'altra Lukáš Rosol (n°63) e Jan Hájek (n°94), con Štěpánek e Hájek schierati nel doppio. Convocato anche il n°246 Ivo Minář, che non ha tuttavia disputato alcun incontro. Match disputati sulla terra rossa del National Tennis Centre di Astana, capitale del Paese. La prima giornata si chiude sul 2-0 in favore degli ospiti, con l'agevole vittoria di Hájek su Kukushkin 6-3, 6-2, 6-4, e la più faticata affermazione di Rosol su Golubev 4-6, 6-4, 6-2, 7-6[6]. Il doppio è appannaggio dei kazaki Golubev/Schukin, che imponendosi sulla coppia ceca 7-6[2], 6-4, 6-3, mantengono vive le speranze per i padroni di casa. Rosol, tuttavia, firma il 3-1 finale imponendosi su Korolëv con il punteggio di 7-6[5], 6-7[2], 7-6[5], 6-2. Non disputato il match previsto fra Golubev e Hájek. I campioni in carica della Repubblica Ceca affronteranno in semifinale l'Argentina.
Fasi zonali
[modifica]Oltre agli incontri del Gruppo Mondiale (World Group), si sono disputati anche gli incontri delle fasi zonali corrispondenti al gruppo I e al gruppo II (per i profani, traducibili con Serie B e Serie C rispettivamente). Si sono decise quindi le squadre qualificate ai playoff o promosse direttamente.
Gruppo I
[modifica]Per quanto riguarda il Gruppo I, in realtà, nessuna squadra ha diritto a promozioni dirette, poiché le otto nazionali vincitrici devono prima disputare uno spareggio promozione a cui prenderanno parte anche le otto squadre eliminate al primo turno del Gruppo Mondiale (per le quali invece lo spareggio sarà una sorta di playout per evitare la retrocessione). Dalle Americhe si qualificano Colombia ed Ecuador, che si impongono nell'incontro decisivo rispettivamente contro Uruguay e Cile; dall'Asia/Oceania passano Australia e Giappone, vincitrici nelle rispettive finali contro Uzbekistan e Corea del Sud; dall'Europa/Africa sono invece ammesse quattro squadre: Gran Bretagna, Paesi Bassi, Polonia e Ucraina hanno la meglio rispettivamente su Russia, Romania, Sudafrica e Svezia e si qualificano quindi agli spareggi, a cui parteciperanno anche Austria, Belgio, Brasile, Croazia, Germania, Israele, Spagna e Svizzera, sconfitte nel primo turno del Gruppo Mondiale.
Gruppo II
[modifica]Si sono disputati anche molti incontri relativi al Gruppo II, che hanno deciso le retrocessioni al Gruppo III di Haiti e Porto Rico nella zona Americana; Libano e Siria nella zona Asia/Oceania; Benin, Estonia, Tunisia e Ungheria nella zona Europa/Africa. Si giocano invece le quattro promozioni al Gruppo I in altrettante finali: El Salvador-Venezuela, Filippine-Nuova Zelanda, Lettonia-Finlandia e Moldavia-Portogallo, tutte da disputarsi nel weekend del 13-15 settembre 2013.
Prossimi impegni
[modifica]Fonti
[modifica]- «World Group 2013» – daviscup.com, 8 aprile 2013.
Note
[modifica]- ↑ Sorteggio previsto per mercoledì 10 aprile alle ore 11.00 a Londra (le 10.00 in Italia).
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