Crisi di governo: Dini annuncia il voto contrario, Bossi inneggia alla rivoluzione

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mercoledì 23 gennaio 2008

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A pochi minuti dall'inizio del voto di fiducia alla Camera dei Deputati sul Governo Prodi, la tensione politica nei partiti di maggioranza e opposizione si fa molto forte, soprattutto in vista del voto di domani pomeriggio al Senato della Repubblica, fiducia questa che da più parti viene chiesta a Prodi di evitare, che potrebbe dimettersi dopo il voto alla Camera.

Lamberto Dini, leader del movimento dei Liberal Democratici, ha annunciato che nella giornata di domani i suoi senatori non daranno la fiducia al governo, rendendo così un voto favorevole matematicamente impossibile: il fronte del no, infatti, conta 156 voti dell'opposizione, più i 3 senatori dell'UDEUR, i voti contrari di Franco Turigliatto e Domenico Fisichella e i tre diniani, per un totale di 164 voti contrari. La maggioranza, quindi, disporrà di 150 voti, più sei senatori a vita che hanno annunciato il sostegno al governo, per un totale di 156 voti.

Intanto, il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, ha alzato i toni sull'eventuale prosecuzione del mandato del professore: «O si va al voto oppure facciamo la lotta di liberazione. Ci mancano un po' di armi, ma prima o poi quelle le troviamo».

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