Egitto: rapiti undici turisti, cinque sono italiani

Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

lunedì 22 settembre 2008

Il Ministero degli Affari Esteri ha reso noto che in Egitto è stato rapito un gruppo di stranieri, composto da cinque cittadini italiani, altrettanti tedeschi e un rumeno. Insieme agli undici europei, vi erano anche quattro egiziani. I 5 italiani sono tre donne e due uomini, tutti di Torino e provincia. Non è ancora noto il loro stato di salute. Per il riscatto dei rapiti sembra siano stati chiesti 15 milioni di dollari. I rapitori erano 5, mascherati, parlavano inglese e probabilmente provenivano dal Ciad.

Il rapimento sembra sia avvenuto venerdì, nei pressi di Assuan. Sono attualmente in corso contatti con le autorità egiziane. La televisione araba Al-Jazeera ha annunciato: «In un primo momento avevamo saputo che i turisti erano stati rapiti in una zona desertica chiamata Jild al-Kabir vicino al confine con la Libia» - «Sembra strano che sia potuto avvenire un sequestro in zone turistiche come Assuan o Luxor, perché da alcuni anni sono stati rafforzati i controlli e la sicurezza è elevata. Molto più facile, invece, è rapire stranieri in zone desertiche».

La stessa Farnesina chiede ai media di non divulgare notizie non veritiere in merito all'accaduto, mentre il capo del dicastero, Franco Frattini, che sta viaggiando verso gli Stati Uniti d'America, viene costantemente informato dell'evoluzione della vicenda attraverso l'Unità di crisi costituita ad hoc.

In Egitto è in corso un vertice d'emergenza per decidere il dafarsi al fine di arrivare alla liberazione degli ostaggi. Al vertice partecipano il premier Ahmad Nathif, il ministro della Difesa Muhammad Hussein Tantawi e il ministro degli Interni Habib al-Adali, oltre al direttore dei servizi segreti Omar Suleiman.

Inoltre sono stati diffusi i nomi degli italiani rapiti, essi sono: Giovanna Quaglia, 52 anni, Lorella Paganelli, 49 anni, Mirella De Giuli, 70 anni, Michele Parrera, 71 anni e Walter Barotto, 68 anni.

Un ufficiale dei servizi di sicurezza egiziani ha anche riferito a France Presse che a dare l'allarme è stato un italiano, che ha avvisato la moglie dell'accaduto tramite un telefono satellitare.

Articoli correlati[modifica]

Fonti[modifica]