Gli Stati Uniti escono dagli accordi di Parigi sul riscaldamento climatico
giovedì 1 giugno 2017
L'aveva promesso al popolo statunitense in campagna elettorale, ricevendo abbastanza voti da essere eletto. Il motto della sua campagna elettorale era: America First!
Per questo, da quando si è insediato, si è susseguita una serie di provvedimenti politici legati a questo ideale: la chiusura delle frontiere agli Stati che si suppone supportino maggiormente il terrorismo, provvedimenti più volte bloccati dalle locali autorità giudiziarie; è stato dato un appoggio diverso verso la lotta al terrorismo; ai partner europei della NATO è stato richiesto di onorare gli impegni economici presi in passato e disattesi; ha strappato nuove e più favorevoli condizioni nel commercio internazionale mentre gli accordi già in essere saranno tutti rinegoziati; l'economia si sta riprendendo dopo i colpi assestati dalla finanza internazionale; l'occupazione sta salendo in maniera decisa da quando c'è la nuova amministrazione e i salari della gente povera stanno crescendo, mentre è stata modificata l'assistenza sanitaria, con l'abolizione parziale delle norme varate dalla precedente amministrazione; le tasse sono state ridotte con importanti provvedimenti.
Sul green della Casa Bianca Donald Trump annuncia che gli Stati Uniti d'America usciranno dagli accordi di Parigi sul clima; le miniere di carbone riapriranno subito: i minatori torneranno a lavorare a pieno ritmo, e, con effetto immediato, saranno interrotti i contributi degli Stati Uniti al Climate Change Fund dell'ONU.
Trump, come motivazione, ha dichiarato: "Sono stato eletto per rappresentare i cittadini di Pittsburgh, di Detroit, dell'Oregon, dell'Ohio non quelli di Parigi!"
Fonti
[modifica]- Kevin Liptak and Jim Acosta, «Trump on Paris accord: 'We're getting out'» – CNN politics, 1º giugno 2017.
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